Momenti che meritano una ritualità. Per la lettura della prima traduzione italiana di The Edge Of The Sea di Rachel Carson – da oggi in libreria1 – ho riservato ampie ore salmastre, portando sui cigli di colmata le onde delle coste atlantiche a incontrare il respiro pigro della laguna adriatica.
Ultimo della sua “trilogia del mare”2, il testo del 1955 consolida la postura rigorosa della scienziata, lo sguardo della bambina in esplorazione e il timbro poetico della cantadora che daranno corpo, nel 1962, a Silent Spring. Soprattutto, struttura il suo metodo di osservazione delle variazioni anche infinitesimali di luoghi esseri e fenomeni, che prefigurano incipienti catastrofi e la concatenazione di vittime che si dipana fino ai Sapiens.
In questo saggio, la latitudine cammina dalla Florida meridionale a Cape Code, sconfinando a nord verso Labrador, Groenlandia e Terranova. La longitudine è invece dominata dalle grandi correnti…
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