di Lorenzo Tosa

Secondo Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e parlamentare della Repubblica ininterrottamente da 13 anni, “sono anni che non eleggiamo un Presidente del Consiglio”. Anche secondo Massimo Giletti, che di mestiere fa l’imbonitore televisivo, “gli italiani non votano più il premier”.
Insieme, tra voti e ascolti, questi due demagoghi spostano l’opinione pubblica di 3 milioni di persone. 3 milioni di persone che, statistiche alla mano, non hanno letto neanche un libro nell’ultimo anno, non conoscono le basi più elementari del funzionamento di una democrazia, sicuramente non hanno mai sfogliato neanche di sfuggita l’articolo 92 della Costituzione e, altrettanto probabilmente, ignorano che è dal gennaio del 1948 che nessun italiano ha MAI votato alcun Presidente del Consiglio. Ma c’è una cosa che questi 3 milioni di italiani, regolarmente e spensieratamente, fanno: votano. Questi 3 milioni di italiani votano. Decidono indirettamente le sorti di un governo, di un Paese, di un premier senza neppure sapere chi o cosa stanno eleggendo.
Il problema non è se Meloni e Giletti conoscano o meno la Costituzione. Il problema è che 3 milioni di persone oggi si formano un parere sulla base di quello che questi due populisti arruffapopoli dicono, pensano o affermano. Questo è il problema. E ci riguarda tutti.
