di Colin Marshall (traduzione di Vincent Baker)

Qualche anno fa è apparso in rete un articolo che parla delle copertine disegnate personalmente da J.R.R. Tolkien per la trilogia del Signore degli Anelli, romanzo che ha reso indimenticabile il nome del creatore del più fervente immaginario in prosa mai scritto, ma che, come contrappasso, ha oscurato la sua produzione di illustratore e di pittore. Tolkien non si limitò solo a realizzare la grafica per le copertine dei propri libri. Ci si può fare un’idea, se ben lontana dalla realtà, della vastità dell’arte visiva dello scrittore visitando la galleria di The Tolkien Gateway che propone oltre 100 immagini realizzate dallo stesso; esse svelano ulteriori paesaggi, lettere, architetture e interni delle stesse, e tutto il bestiario possibile dentro la mente del creatore della Terra di Mezzo.
Molte di queste immagini sono accompagnate da una descrizione della loro provenienza, che è possibile scoprire cliccando sulle miniature presenti nella galleria. La prima immagine in alto mostra il dipinto di Tolkien del 1927 Glaurung sets forth to seek Turin, pubblicata per la prima volta sul Silmarillion Calendar del 1978. “Il titolo è in inglese antico, linguaggio che J.R.R. Tolkien preferiva spesso quando scriveva in uno stile formale,” è spiegato in The Tolkien Gateway, e viene evidenziato che “al tempo del dipinto il nome del Padre dei Draghi era Glórund e non ancora Glaurung”; il sito annota anche che “l’ingresso al Nargothrond è visto qui come un arco singolo, a differenza delle triple porte illustrate in disegni successivi.”

È possibile vedere qui sopra il disegno a pastello eseguito da Tolkien per la Porta Ovest di Moria, una scena presente ne La compagnia dell’Anello descritta così: “Oltre l’acqua minacciosa sono state innalzate immense scogliere, le loro facce severe e pallide nella luce sbiadita: definitive e invalicabili.” L’ultima immagine dell’articolo mostra l’interpretazione di Tolkien di Casa Baggins, la residenza di un tale Bilbo a tutti noto: “Colorato da H.E. Riddett e pubblicato per la prima volta nell’edizione inglese da collezione e, poi, in una nuova edizione della traduzione olandese (entrambi del 1976) de Lo Hobbit”. Qui sotto, invece, si può vedere un abbozzo del 1911 della molto meno fantasiosa fattoria del signor Lamb, a Gedling, nel Nottinghamshire, dove visse la zia dello scrittore e dove, si presume, tutto cominciò a prendere forma nella mente del giovane diciannovenne John Ronald Ruel.

Oltre a esaminare nei minimi dettagli le immagini pubblicate su The Tolkien Gateway, è il caso di dare un’occhiata al libro di Wayne G. Hammond e Christina Scull, J.R.R. Tolkien: Artist and Illustrator. Alcuni seguaci ortodossi di Tolkien potrebbero preferire, com’è normale che sia, mantenere una visione personale dell’universo del Signore degli Anelli, non contaminata da immagini precostituite come queste; ma, un attimo dopo, basta pensare a quanto gli adattamenti cinematografici di Peter Jackson siano stati evocativi e abbiano fatto bene all’opera, per godersi il lavoro grafico del mite Tolkien e comprendere meglio quanto i suoi disegni e i suoi dipinti, per quanto rustici, siano solenni ed evocativi, un tutt’uno che non può far altro che arricchire la Terra di Mezzo nella mente dei lettori.

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Che meraviglia!
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Sì, il Tolkien Gateway completo è una chicca imperdibile! Grazie.
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Dopo aver parlato di Tolkien nell’ultimo approfondimento del blog ( https://gliappuntidihermione.wordpress.com/2018/11/08/j-r-r-tolkien-il-signore-della-terra-di-mezzo/ ), mi era proprio venuta voglia di approfondire la questione dei suoi disegni. Il tuo articolo è davvero interessante: grazie! ❤
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