di Paolo Pecere (tratto da Il Tascabile)

Ho sentito nominare per la prima volta Henry David Thoreau nel film di Peter Weir L’attimo fuggente (Dead Poets Society, 1989), quello in cui l’anticonformista professore di letteratura John Keating (interpretato da Robin Williams) arriva in un collegio d’élite in Vermont e sollecita gli studenti a emanciparsi dalla mentalità conservatrice strappando pagine del manuale e leggendo passi di scrittori come Thoreau. Ispirati dal professore, alcuni studenti fondano la “Setta dei poeti estinti”, le cui riunioni in una grotta si aprono con la lettura di un passo di Thoreau:
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza e profondità, e succhiare il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Le parole di Thoreau ritornano nel film di Sean Penn Into the wild (2007), tratto dal libro omonimo di Paul Krakauer e ispirato alla vita dello statunitense Christopher McCandless, che dopo la laurea intraprese un viaggio in autostop e poi a piedi fino all’Alaska, dove morì solo e denutrito nel 1992. Nel film, McCandless motiva la sua rottura con la vita normale con parole prese da Thoreau: “invece che amore, denaro e fama, dammi la verità”. Si tratta di citazioni leggermente rimaneggiate, mes[…]
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