L’avvicendarsi delle stagioni segna inevitabilmente il nostro umore – c’è chi è più e chi è meno sensibile al passaggio del tempo e ai cambiamenti del mondo e tutti abbiamo le nostre preferenze, però in un modo o nell’altro tutti ne siamo un po’ influenzati.
Per me, per esempio, settembre è sempre il mese degli inizi – molto più di gennaio – e, se da una parte c’è un po’ di tristezza sulla fine dell’estate, dall’altra c’è anche una consapevolezza simile a quella espressa nella bellissima poesia che vi propongo di seguito.
Attilio Bertolucci, Fine d’estate
Come agosto finisce, la mattina
dopo una notte di pioggia si sente
(il cielo è più profondo) che l’autunno
sta per venire; ci si guarda intorno
e non si sa che fare: tutto
è fresco, rinnovato da uno smalto
malinconico di perplessità!
Allora si gironzola, si sta zitti,
sappiamo che c’è tempo, ma che…
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