Letteratura

Lisario o il piacere infinito delle donne

Lisario Morales, dopo un intervento chirurgico, scopre il potere del sonno e si addormenta per opporsi a un matrimonio non desiderato. Curata dal medico Avicente Iguelmano, inizia a scoprire il piacere e l'amore nella Napoli barocca. Antonella Cilento ha creato negli anni, oltre a splendidi romanzi, diversi laboratori di scrittura.

da redazione

Muta a seguito di un intervento chirurgico, Lisario Morales nel suo ricco e silenzioso mondo interiore legge di nascosto Cervantes e scrive strane lettere alla Madonna. Poco più che bambina scopre il potere salvifico del sonno per opporsi al mondo coercitivo e spesso violento degli adulti; si addormenterà quando le proporranno un matrimonio che non vuole. E addormentata da mesi la riceve in cura Avicente Iguelmano, medico con qualche fallimento alle spalle, giunto a Napoli per rifarsi una credibilità professionale; la terapia, al tempo stesso prevedibile e proibita, sarà coronata dal successo. Sullo sfondo della Napoli barocca, fatta di miserie ed eccessi, luci accecanti e potenti ombre, si dipana la storia di una donna che scopre il piacere e l’amore, di un pittore che si inizia alla passione e di una città che cerca di ribellarsi ai potenti: Lisario o il piacere infinito delle donne è anche un romanzo di avventure, corale, con personaggi picareschi che ci ricordano come spesso sia davvero labile il confine tra saggezza e follia. Ieri come oggi.

Lisario era bellissima ma Avincete non pensò subito questa parola, bellissima, perché non gli veniva alla mente.In verità, non ricordava più alcuna parola, come se non avesse mai imparato a parlare. Si sentiva cotone nella bocca, negli occhi, nel naso. 

Di seguito, l’incipit del romanzo:

“Vai da don Ilario, dottore? Ah, c’è chi ha tutte le fortune a questo mondo… Eh, c’è il diavolo in quella casa… Stai a sentire, dottorino, tornatene a Madrid!”
Avicente Iguelmano era sceso dal mulo inciampando,
imbragato da mutandoni e corregge che gli erano state appioppate perché non scivolasse lungo il tragitto, l’affanno che disegnava nuvole compatte nell’aria di ghiaccio. La guarnigione che aveva seguito da Napoli – uomini violenti e stanchi, che si erano adattati alle mollezze della capitale del Viceregno sposando e stuprando donne napoletane, avvezzi al vino più che alla disciplina –, profittando della distanza del capitano rumoreggiava e fischiava prendendosi beffe del ganzo spagnolo.
“È il diavolo che fa nevicare! Vedessi qui com’è caldo d’estate… È caldo fino a Natale… S’è mai visto un tempo così?”
Iguelmano, medico laureato, cittadino catalano di anni ventitré, aveva sentito dire nella sua madre patria, la Spagna Cattolicissima, che il Sud e le colonie erano calde in inverno più che l’Andalusia, il clima mite e il sole sempre splendente. Invece quel mattino, sul golfo di Pozzuoli, l’aria, intrisa dell’umido di otto giorni di continui acquazzoni, era gelata di colpo.
“Sembra di essere nelle Fiandre…” soffiò per farsi udire dal soldato che lo precedeva e si strinse, imprecando, nella cappa di panno leggero indossata immaginando la perenne estate coloniale. Iguelmano era esile di petto e insufficiente di stomaco, sembrava uno straccio bagnato.

L’autrice

Antonella Cilento (Napoli, 1970) nel 1993 ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori per l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra le sue opere, tradotte in numerosi paesi, ricordiamo Asino chi legge (2010), Lisario o il piacere infinito delle donne (2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (2015), Morfisa o l’acqua che dorme (2018), Non leggerai (2019) e Solo di uomini il bosco può morire (2022). Per Bompiani ha pubblicato nel 2021 La caffettiera di carta. Ha scritto per il teatro, la radio e collabora con l’edizione napoletana della Repubblica.


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