Vene, il talento dei sommersi

da redazione

Palermo, 2012. Nel pieno della crisi economica che ha messo in ginocchio la sua famiglia Nico, poco più che ventenne, è schivo e taciturno, al contrario del suo spavaldo fratello Rosi, il prediletto. Nella ricerca di una cura per la propria introversione, che vive come una malattia, Nico finirà per incontrare una bizzarra setta che propone una vera e propria terapia di conversione, e lì conoscerà Carme, ragazza eccentrica e apparentemente già ‘guarita’. Tra i due si creerà un forte legame, e assieme attraverseranno le turbolenze di una città complicata e violenta, e grazie a lei Nico arriverà a scoprire molto della propria storia, della propria famiglia e del significato della propria introversione.


Rosi il figlio sano, io quello malato. Rosi mi tira i capelli e mi storce il collo, mi tiene fermo, mi fa giurare di rimanere malato. Squame, allarme. Io uguale al ragazzino in tutto, devo liberarmi dalla presa, da lei, schifosa truffatrice, vogliono solo i soldi, bugiardi, non si guarisce dalle malattie genetiche.

Con un linguaggio straordinariamente creativo, che fonde dialetto e neologismi contemporanei, l’autrice ci consegna un romanzo a tinte forti che mette in discussione il costrutto sociale del nuovo millennio, tra difficoltà economiche, grottesche reazioni a un diffuso disagio e vessazioni di un conformismo tenace che sembra vanificare ogni possibile realizzazione di sé.

• Adatto per chi cerca: Un romanzo profondamente contemporaneo, capace di rispecchiare il presente nelle sue ansie e contraddizioni, talvolta fino alla patologia

• A cosa fa pensare: ai libri Nel profondo di Daisy Johnson e Estensione del dominio della lotta di Michel Houellebecq.

L’autrice

Noemi De Lisi (Palermo, 1988) è editor freelance e copywriter. La sua prima pubblicazione è la raccolta poetica La stanza vuota (Ladolfi Editore, 2017). Suoi racconti e poesie appaiono su riviste come «Nuovi Argomenti», «Colla», «Na- zione Indiana» e altre. Nel 2020 ha ricevuto la segnalazione del Premio Italo Calvino per la sezione racconti.


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