Caro dottore,
vinco la mia ritrosia e le rivelo una mania che ho tenuto nascosta a parenti e amici per anni, direi da quando ho cominciato a leggere libri. Cerco di fargliela breve: ho un’enorme diffidenza nei confronti degli scrittori (di romanzi, in particolare) vivi. Per anni ho letto solo romanzi di morti. Crescendo, poi, ho amato molti romanzi contemporanei, e alcuni li considero pure dei capolavori. Ma gli autori, quelli devo immaginarmeli morti! Altrimenti provo una sorta di imbarazzo misto a senso di colpa che mi impedisce di godere della lettura…
via Diffidate degli scrittori vivi – Guido Vitiello – Internazionale
