di Pier Aldo Rovatti
Conflitti. Terrorismo. Ma anche razzismo e aggressività quotidiana. Tutte conseguenze del credo in unico Dio. Che ha in sé la certezza di possedere tutta la verità.
Dio non è morto. Nietzsche aveva annunciato, quasi un secolo e mezzo fa, in una pagina della sua “Gaia scienza” rimasta famosa, la morte di dio, provocando uno scandalo filosofico e molte attese. Destinata a uscire di scena sarebbe stata la Verità, quella che si scrive con la lettera maiuscola, quella che si impone nella sua unicità e nella sua prepotente violenza apodittica. […]
Il monoteismo in cui stiamo abbozzolandoci tende a bruciare ogni etica, anche minima, in quanto ci disabitua all’ascolto reale di chi ci sta vicino o ci viene incontro, come se fosse ormai un gesto inutile, una semplice perdita di tempo. L’altro viene così ridotto a un’utilità. Se è utilizzabile per confermare il nostro potere individuale, allora lo tolleriamo o appunto lo adoperiamo come uno strumento, altrimenti lo ignoriamo e perfino lo calpestiamo quando intralcia i nostri passi…
via Guerre e intolleranza? Tutta colpa del monoteismo – l’Espresso