da Redazione Downtobaker

Prima della fine dell’Ottocento nessuno aveva mai immaginato il viaggio nel tempo. È una rivelazione scioccante quella su cui si basa Time Travel, ultimo libro del saggista americano James Gleick. Quando nel 1895 H.G. Wells pubblicò La macchina del tempo, il mondo entrò a contatto con una fantasia nuova, un nuovo orizzonte. Appena venticinque anni dopo l’uscita del racconto, il filosofo Samuel Alexander definì l’avvenuta “scoperta del tempo” come “la componente più caratteristica del pensiero degli ultimi 25 anni”. Se il Viaggiatore nel tempo di Wells dovette costruire un’intricata macchina per piegare lo spazio-tempo, altre storie promettono gli stessi risultati con una magia misteriosa (Game of Thrones, Harry Potter), un’astronave camuffata da cabina telefonica (Doctor Who) o un buco nero (Interstellar). Su tutto, poi, c’è la fantasia, l’immaginazione, domande come “Cosa farei se potessi viaggiare nel futuro?”; all’apparenza innate ma che, secondo Gleick, abbiamo scoperto solo alla fine del[…]