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Fisso lo schermo bianco in preda al “blocco del blogger”. La prefazione de L’uomo che diventò donna (Cliquot, 2015), un’antologia dedicata ai racconti di Sherwood Anderson, parla da sé: non c’è bisogno di aggiungere nulla. Simili introduzioni sono la mia croce e delizia: le amo perché mi aiutano ad entrare subito in sintonia con autori sconosciuti, ma, allo stesso tempo, le odio perché mettono un freno alla mia penna. Eppure dovrò pur pur scrivere qualcosa, anche se sarò costretta ad appoggiarmi alle parole dello scrittore Valerio Aiolli.
Chi è Sherwood Anderson? È uno scrittore che apre la strada a chi verrà dopo di lui (Dreiser), a grandi autori americani come Hemingway, Faulkner, Salinger e Carver. Un narratore capace di catturare l’attenzione del lettore, di trascinarlo dentro la storia:
(…) una delle caratteristiche dei grandi scrittori di racconti è proprio quella di farti entrare all’istante, già dalle prime…
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