da redazione

I versi della poetessa americana Louise Glück, appena insignita a Stoccolma del premio Nobel per la letteratura 2020. (Traduzione dall’inglese di Vincent Baker).
Ognissanti
Perfino ora questo paesaggio si assembla.
Le colline imbruniscono. I buoi
dormono nel loro giogo blu,
essendo i campi stati
raccolti per intero, i covoni
legati uniformi e ammucchiati sul ciglio della strada
tra i cinquefoglie, mentre la dentata luna sorge:
Questa è la sterilità
del raccolto o della pestilenza.
E la moglie affacciata alla finestra
con la mano tesa, come in pagamento,
e i semi
distinti, oro, chiamano
Vieni qui
Vieni qui, piccola
E l’anima striscia fuori dall’albero.