Recensioni

Riscoprendo mia madre. Una figlia alla ricerca del passato, di Caterina Edwards

da redazione

“Riscoprendo mia madre. Una figlia alla ricerca del passato” di Caterina Edwards è un emozionante memoir in cui l’autrice ripercorre i passi della madre, ed è anche un’intensa testimonianza delle sofferenze del popolo d’Istria durante gli anni delle foibe e dell’esodo di massa. Caterina e sua madre Rosa sono completamente diverse, ma per tanto tempo la figlia ha avuto paura di diventare come lei, che è sempre stata rigida e poco conciliante. Dopo aver passato una vita a tentare di tenersi lontana dalla madre – che anche solo nelle due o tre visite l’anno riusciva a farla uscire fuori dai gangheri – a un certo punto Caterina deve fare i conti con il trasferimento dei genitori nella sua città, Edmonton, in Canada, perché ormai troppo anziani per stare così lontani dalla famiglia. Dopo la morte del padre, che si è sempre occupato di Rosa, è il momento che Caterina diventi la madre di sua madre e smetta i panni di figlia, specialmente quando all’anziana donna viene diagnosticato l’Alzheimer. Il lento e progressivo decadimento di Rosa mostra a Caterina il lato fragile di sua madre, e la spinge a tentare di comprendere il perché dei suoi comportamenti; inizia quindi il viaggio dell’autrice nella ricostruzione dei ricordi della madre e soprattutto delle sue origini istriane, che lei sembra aver voluto caparbiamente dimenticare anche se ha sempre manifestato un forte legame emotivo con la sua patria. Rosa era originaria dell’isola di Lussino, situata nel lato interno dell’Istria.

“Non era un Paese; non appariva su nessuna mappa moderna o in nessun libro che avevo letto. Durante la mia giovinezza, l’Istria era una fantasia, un costrutto mentale, una sequenza di immagini incubate dai miei sogni. Esisteva nella mente di mia madre, nelle reminiscenze che scambiava con gli amici, come l’amata, perduta patria, la sorgente della nostalgia.”

La storia di Rosa si intreccia a quella di un popolo che a causa di intolleranze e violenze è stato umiliato e costretto alla fuga, mentre il resto del mondo si voltava dall’altra parte. Caterina compie diverse ricerche, si reca sull’isola e parla con tante persone per separare la verità dalle bugie della Storia e dalle inesattezze dei racconti di Rosa, che mescola i ricordi con la fantasia; l’autrice ha così modo di riflettere sulla condizione della madre, avvicinandosi al dolore che ha patito in quanto esiliata, in quanto non appartenente a nessun luogo in cui ha vissuto, in quanto vittima di uno dei capitoli più taciuti e più ingiusti della storia europea.

Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni; Collana: Bohémien; Traduzione: Sabrina Rega; Genere: Memoir; Pagine: 334; Prezzo: 18,00 €

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