È ormai tarda sera e, al posto di dormire, mi ritrovo qui, pc e telefono alla mano, a cercare disperatamente l’etimologia di scusarsi. Accade sempre così: ogni qualvolta non riesco a comprendere a pieno quello che sto vivendo mi rifugio nella storia della lingua. Cerco l’etimologia delle parole, la loro storia e la loro trafila, convinta che proprio lì risieda il nucleo di tutto, il senso di quello che sto cercando. E questa sera è toccato alla parola scusarsi.
È stata una settimana molto strana, ricca di colpi di scena, oserei dire. E forse, azzarderei, questi giorni potrebbero rappresentare un po’ una svolta, un momento cardine. Ho scelto l’università e ho mandato la domanda di ammissione, ho preso un gelato con una persona inaspettata e ho fatto quell’incontro che, a essere sincera, stavo aspettando e al tempo stesso evitando da ormai un anno e mezzo. E quindi, mentre da un…
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