Società

Smart voting

La mia mano sul fuoco che, ed è come scoprire l’acqua calda e riscaldarla, se il referendum avesse riguardato Fine vita e Cannabis (resteremo gli ultimi al mondo…), l’affluenza sarebbe stata - al netto dell’hello sunshine! - intorno al 70-80%.

di Terry Passanisi

Gli editorialisti delle testate nazionali, un po’ di qua e un po’ di là, tutti a dire oggi che se non si va a votare è inutile, poi, lamentarsi. Intanto, i soliti privilegiati della carta stampata e online, sempre meno a contatto con la realtà più posizioni scalano nella dirigenza (Fantozzi docet), ci elargiscono le loro perle del mattino dopo senza fare alcun distinguo tra referendum ed elezioni comunali, già cosa di un’imprecisione pretestuosa intollerabile. Non per ultimo, piuttosto, l’essersi astenuti – al netto di una domenica ‘estiva’ imperdibile per la tintarella – dai cinque quesiti referendari, inutili, farraginosi, complessissimi, giochino delle parti politiche, è posizione assolutamente diretta, è voto, espressione dal significato più denso ed esplicito che andare davvero a votare No e, tanto più, Sì. Altro che lamentarsi, si è vinto!

Verrebbe da dire, secondo il punto di vista di certi poco illuminati pensatori politici d’oggi, “Giustizia, oppio del popolo italiano”.

La mia mano sul fuoco che, ed è come scoprire l’acqua calda e riscaldarla, se il referendum avesse riguardato Fine vita e Cannabis (resteremo gli ultimi al mondo…), l’affluenza sarebbe stata – al netto dell’hello sunshine! – intorno al 70-80%. Verrebbe da dire, secondo il punto di vista di certi poco illuminati pensatori politici d’oggi, “Giustizia, oppio del popolo italiano”. Ma è un’illusione che non si basa sulle realtà sociali. Insomma, attraverso l’inutile ridondanza dei cinque quesiti (almeno tre sono già in discussione nella riforma Cartabia) la destra ci ha provato a distrarre la nazione e, come spesso accade per fortuna, ha fallito miseramente. Ora, e mi sarei stupito del contrario, per bocca di uno dei suoi più svegli pensatori, si fa per dire, Calderoli, la destra evoca il gomblotto. Credici.

Tornando alle comunali, sottolineo che il discorso (tipo Palermo, seggi nel caos a causa di una partita di calcio di serie C e di chissà quale strana macchinazione di voto) è tutt’altra questione e la definizione ‘vergogna all’italiana’ forse non è sprecata, una volta tanto.


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