Letteratura

Riempire di senso ogni spasmo: Come d’aria, Ada d’Adamo (di Annachiara Atzei)

Poetarum Silva

La bellezza può avere tante forme, manifestarsi in molti modi. Ada d’Adamo l’ha sempre desiderata, e ciò non è strano se si pensa che fin da piccolissima frequentava la scuola di danza e, in seguito, della danza ha fatto il nucleo delle sue passioni e del suo lavoro, indirizzando l’interesse alla grazia del gesto, alla precisione del dettaglio e all’armonia del corpo. Probabilmente, mai avrebbe pensato di trovare la bellezza in Daria, l’unica figlia possibile, arrivata a stravolgerne inaspettatamente ogni atto, specie il presente.
Come d’aria (Elliot), candidato al LXXVII Premio Strega, racconta la storia personale e struggente della scrittrice di Ortona e di lei, Daria, affetta da una grave malformazione cerebrale, e del loro rapporto simbiotico, caratterizzato da una necessaria vicinanza fisica, da corpi che si toccano, da braccia che sollevano, da mani che accarezzano e accudiscono. Questa esperienza lacerante, descritta con lucidità e rigore, l’ha costretta a porsi numerosi interrogativi che riguardano sia il futuro…

View original post 643 altre parole

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: