Jimbo The Kid

In sella a Hector, un gigante nero che non teme la fatica mi sento sempre al sicuro, specialmente ora che la luna continua a salire in cielo e le stelle si burlano dall’alto dei confini segnati dalla cupidigia dell’uomo. Il nitrito del mio fedele Shire è la sola ninna nanna che assieme ai suoi occhi mi svela un mondo dove il bene non deve piegarsi a nessun imperativo. A quest’ora le uniche luci di Wagon rimaste accese sono sempre quelle di Enrica del Bosch altrimenti conosciuta come il Diablo di Wagon City: di notte è un angelo ma di giorno può essere il tuo peggior incubo. Continua a leggere Jimbo The Kid

A tu per tu con Ruby

Ecco che, contemplando le mani sporche di un sangue non mio, finii per seguire il filo conduttore della settantina di chitarre sovraincise dal signor Corgan (Your innocence is treasure, your innocence is death. Your innocence is all I have), seguitando a chiedermi se fossi io il cavallo posizionato sul colore sbagliato della scacchiera, o se fossi invece la pedina di un gioco completamente diverso, un carro armato abortito da una partita di Risiko, magari, che vaga alla ricerca del proprio continente d’appartenenza e che invece si ritrova a schiacciare, sotto i suoi cingoli, schiere di pedoni immobili e indifesi, ligi alla fede nel proprio conflitto bicolore. Essere giocatori diversi. Giocare a giochi diversi. Continua a leggere A tu per tu con Ruby

’A Capuzzella

“Chi visitava la chiesa ci finiva per caso, di ritorno dalla visita a San Gregorio Armeno. Turisti con le magliette appiccicaticce e lo stupore negli occhi imboccavano il vico ed entravano nella chiesa per inerzia, dopo una giornata di intorpidimento. Forse erano attratti dall’invito riportato su un cartellone a lato del portale, Venite a scoprire il teschio con le orecchie!, o forse speravano di trovare un po’ di refrigerio dall’afa che si incollava alla pelle. …” Continua a leggere ’A Capuzzella

Tommaso Ragno da Franz Kafka: Una relazione per un’accademia

Una strepitosa interpretazione dell’attore regista, giunto a un culmine della sua maturità artistica: scrittura e identificazione totale della “narrazione” kafkiana in un’ora di non-monologo, di fecondazione eterologa in cui si è concepiti in modo altro e si nasce a una nuova forma, si perdono autonomia e ossigeno, per entrare in un altro regno animale, in cui non si pensava di essere: i primordi del tempo di specie, ovverosia l’origine universale. Continua a leggere Tommaso Ragno da Franz Kafka: Una relazione per un’accademia

Apocalisse autogrill: della noce di prosciutto al pepe

Un racconto di epica normalità, una cronaca della fine, pubblicato su l’Espresso qualche tempo fa. Carbonara fluorescente, infradito scintillanti, lobbisti delle armi. L’Italia è diventata un laboratorio sociale regressivo, un’associazione per delinquere di stampo morale, un hellzapoppin dell’obbrobrio. Continua a leggere Apocalisse autogrill: della noce di prosciutto al pepe

La distruzione di Nino

“Lo rividi in un bar alle due di notte di qualche giorno dopo. Era brillo, ma allegro. Con lui c’era una ragazza che aveva conosciuto poco prima, si misero a pomiciare dopo pochi secondi dal mio arrivo. Gli altri amici presenti mi salutarono e ci mettemmo a chiacchierare mentre Nino e la tipa si palpavano e succhiavano un po’ ovunque. Sì, c’era rimasto un po’ male per Sara che se n’era andata, ma se n’era fatto una ragione, Nino era un tipo positivo.” Continua a leggere La distruzione di Nino