di Terry Passanisi
“Quando ho un attimo di tempo per ascoltarmi mentre parlo, al confronto, il conte Mascetti con la supercazzola è Monsieur De Lapalisse”, ho letto da qualche parte. Sembrerà ovvio e scontato quindi – come mi sento dire spesso su altri argomenti da persone che smetterei di frequentare proprio per questo motivo -, ma nel tempo di Internet, almeno una volta nella vita, vedere una mostra fotografica dal vivo merita davvero. Tanto più se questa mostra fotografica è la personale dedicata a uno dei più famosi fotografi del Novecento (e oltre): Steve McCurry. Nessuno che non lo conoscesse è giustificato.
Merita soprattutto perché, tra le decine di immagini viste e straviste sulle più importanti riviste mondiali di mezzo secolo, è incredibilmente seducente scoprire tutte quelle di altrettanta maestria che non sono mai state sfruttate eccessivamente, che ci rivelano un artista eccezionale e organico, puntuale, in giro per il mondo a scoprire la bellezza dell’umanitade da almeno trent’anni, senza mai sbagliare un colpo. Questa è l’Arte, per chi si chiedesse spesso che cosa sia in realtà.
E, fidatevi, lo scatto di un artista di tale bravura, stampato e mostrato con professionalità, merita un viaggio ovunque esso sia esposto; e l’impegno di ognuno di noi, una volta ogni tanto, di scollare il deretano dalla sedia e gli occhi dallo smartphone.