di Terry Passanisi
Non c’è nulla di peggio, in momenti del genere, dell’insana retorica cattolica che in questi giorni ammorba i titoli dei giornali, le analisi e la cronaca degli eventi, la spinta morale data dal senso di colpa inculcato. “Aiuto e faccio qualcosa pur di sentirmi una bella persona, migliore di quel che mi fanno sentire di essere”. Scrollatevi di dosso la sensazione di dovere qualcosa a qualcuno, solo per non essere giudicati e puniti da chissà chi e da chissà che cosa; ogni pulsione di umanità ed etica non sia spicciola o fondata su precetti dogmatici di qualsivoglia natura; sia invece un sano gesto spontaneo e viscerale di gratuito altruismo. Proprio come quando avete voglia di nuotare, di baciare, di scrivere un verso.