da Redazione Downtobaker
Si è compiuta da tempo una previsione dello scrittore e giornalista Leo Longanesi. Il 16 giugno 1938 scriveva in un diario che sarebbe stato pubblicato dopo la fine del fascismo:
“Fra vent’anni nessuno immaginerà i tempi nei quali viviamo. Gli storici futuri leggeranno giornali, libri, consulteranno documenti di ogni sorta, ma nessuno saprà capire quel che è accaduto. Come tramandare ai posteri la faccia di F. quando è in divisa di gerarca e scende dall’automobile?”
La lucidità della previsione si mescola all’apparente superficialità della domanda finale: come tramandare ai posteri la faccia di F. in divisa da gerarca? F. ha la faccia di tutti gli scherani grandi e piccoli di quegli anni, è circondato dall’aura della dittatura, è il regime nei suoi riti di ogni giorno, cosa suscita in chi lo guarda? Desiderio? Paura, ammirazione? Erotismo, invidia, orgoglio? Disgusto o noia?…
via L’Italia fascista e colonialista dissacrata da Frosini e Timpano – Giuseppe Rizzo – Internazionale