di Raffaele Alberto Ventura
La polemica dell’ultimo giorno sulle matite copiative che si cancellano, e dunque permetterebbero agli scrutatori di modificare il voto dei cittadini, è stata il degno coronamento di una campagna elettorale all’insegna del sospetto, o forse la sua perfetta metafora. La schiacciante vittoria del No al referendum costituzionale del 4 dicembre era prevedibile persino dall’interno delle nostre “bolle di filtraggio”, semplicemente ascoltando le conversazioni e leggendo i social network; ma negli ultimi mesi abbiamo visto in che modo il confronto attorno al quesito abbia assunto i caratteri di una vera e propria “emergenza democratica”.
Un panico inedito, inspiegabile, indomabile, ha contagiato il popolo italiano, e ciò persino di fronte alla promessa…