Arte Letteratura

Christopher Walken e Il Corvo di Poe

di Terry Passanisi

raven

Girovagando in Internet, come sono solito fare, mi sono accorto che non ci potrebbe essere momento dell’anno migliore per rivisitare Edgar Allan Poe che la fine dell’autunno, e per ricordare quanto stupefacenti possano essere una poesia e un poema letti da qualcuno in grado sia di dare vita ai loro versi che di possedere un certo non so che nella voce. Quindi, fate un favore più a voi che a chiunque altro, prendetevi un momento del prossimo fine settimana – giusti otto minuti – e ascoltatevi il premio Oscar Christopher Walken leggere una delle opere più famose ed evocative di Poe: Il Corvo.

Dopo che avrete speso quelli che, guardando a ritroso nella memoria la notte seguente, ricorderete come gli otto minuti più piacevoli del vostro week-end, cosa ne sarà di voi stessi? Questa esperienza mistica sarà stata in grado di condurvi fuori, lungo il sentiero segreto di Poe, dove trascorrerete il vostro primo fine settimana invernale (non so dalle vostre parti, ma dalle mie si gela ancora…) raggomitolandovi nel vostro giaccone di lana preferito, annusando gli effluvi di una tisana calda da passeggio, facendovi striminziti più che potete mentre non rinunciate a leggere la raccolta integrale delle sue opere? Che è il solo modo per percepire il vero terrore suscitato da Il cuore rivelatore. O penserete bene, rimanendo in casa, provando a nascondervi dal freddo, rischiando di far esplodere caldaie e caminetti, mentre seguite la stagione completa di una serie con Christopher Walken in coda sul vostro account Netflix? Qualsiasi sarà la scelta, sono sicuro che si tratterà di un vero e puro brivido di piacere.

Il Corvo fu pubblicato nel 1845 e, a differenza del lavoro di molti altri artisti, già nel corso della vita portò una certa fama a Edgar Allan Poe (anche se minor fortuna). Per chi fosse vissuto nella giungla fino a ieri e non sapesse di che cosa tratti, il poema narra di un corvo parlante, testimone e cronista della discesa mentale negli abissi, della follia di un uomo infelice a causa di un amore non corrisposto. Anche se questo poema non rientra facilmente nell’idea comune che abbiamo della cultura popolare, è impossibile negare gli effetti indelebili che Poe contribuì a dare alla letteratura su tutti i fronti e a tutti i livelli. Sia Il Corvo che Il cuore rivelatore sono tra i poemi più noti di tutti i tempi, in tutto il mondo. Si sono radicati nella psiche dell’umanità per sempre, che è forse il criterio più attendibile per giudicare l’assoluta grandezza di un’opera rispetto ad un’altra.
Quindi, tagliando corto, d’istinto – perché nell’arte sempre di questo si tratta, alla fine ­–, che cosa vi potrebbe impedire di trascorrere il vostro prossimo week-end ascoltando Edgar Allan Poe letto nientedimeno che da Christopher Walken? No, perché se dovesse davvero esserci qualcosa in grado di farlo, fatemelo sapere!

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