di Matteo Righetto
Avevo dodici anni quando mi imbattei nel libro che mi cambiò la vita. Era l’estate di passaggio tra le scuole medie e il liceo, più precisamente i giorni immediatamente successivi a Live Aid, il mega concerto di beneficenza organizzato da Bob Geldof.
Leggere mi era sempre piaciuto molto, fin da bambino, quando nei primi anni delle elementari avevo imparato a scoprire la magia della narrativa grazie alle fiabe di Tolstoj. Fino agli undici anni andò tutto bene, ma all’inizio della seconda media mi capitò di avere una nuova supplente di lettere che mi portò fino all’esame di terza obbligandomi a leggere cose che proprio non mi piacevano e delle quali non capivo assolutamente nulla (tra queste il romanzo 1934 di Moravia, che avrei dovuto leggere proprio durante quelle vacanze estive). Così a causa dei consigli sbagliati da parte un’insegnante improbabile, smisi di appassionarmi ai libri per un po’. Eppure sentivo che essi mi mancavano, sentivo di averne bisogno. […]
via L’indimenticabile lettura delle avventure di Huckleberry Finn – Il Libraio