di Roberto Gilodi
“Il labirinto è la patria dell’esitazione. La via di chi teme di arrivare alla meta traccerà, facilmente, un labirinto. Così fa l’istinto negli episodi che precedono la sua soddisfazione. Ma così fa anche l’umanità (la classe) che non vuol sapere dove andrà a finire.”
Da “Parco centrale” in Angelus Novus , Einaudi, Torino 1962, p. 131
Il labirinto. Ma che figura è un labirinto? Cosa rappresenta al di là della sua misteriosa geometria e al di là della sua negazione, almeno all’apparenza, di ogni geometria possibile?
La tradizione mitologica che alimenta le scritture letterarie greche e quelle che ad esse si sono ispirate ci dice di una gigantesca sfida in cui ne va della salvezza dell’eroe: trovare la via che conduce fuori dal labirinto equivale a salvarsi dalla terribile sorte riservata ai prigionieri di Cnosso. […]