Cultura Società

Quel sogno che è l’Europa

di Emilio Mola.

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L’Europa in cui sono cresciuti i vostri genitori e nonni era un’Europa fatta di confini, di passaporti, di muri, di cortine, di dogane, di dazi, di tensioni, di monete diverse, di lingue diverse, di guerre fredde, di isolamento.

L’Italia era un mondo di prezzi che schizzavano alle stelle in pochissimo tempo, di inflazione al 10 e al 20%, di un benessere drogato da politici che accumulavano un debito pubblico che tanto avreste pagato voi, di polvere buttata sotto a un tappeto che tanto sarebbe toccato a voi spazzare via. Era un mondo diviso, isolato, lento, inquinato, i cui giovani anziché conoscere il mondo in Erasmus venivano spediti a buttare un anno della loro vita sotto la leva.

Il mondo, l’Europa in cui siete invece nati e cresciuti voi non è quel mondo. È un mondo di pace, connesso, senza barriere, confini, muri, in cui potete viaggiare, lavorare, spostarvi, studiare e vivere senza più permessi, dogane e passaporti. È uno dei mercati più ricchi e grandi del mondo, fatto di 24 milioni di imprese, di istituzioni democratiche che hanno portato tutti i paesi aderenti ad adottare leggi per la tutela degli alimenti, della salute, che ha bloccato l’accesso ai prodotti tossici, che ha prodotto l’80% delle leggi che tutelano le nostre acque, l’aria, la terra, che ha stanziato fondi miliardari per sviluppare le aree più povere.

Il vostro è un mondo social, connesso, unito, senza differenze, senza guerre, in cui le culture e le lingue si stanno fondendo, arricchendo, in cui viaggiare è facile, veloce, economico e in cui sono crollati quegli egoismi che per secoli hanno trucidato milioni di persone. Ma non è un mondo scontato. È un mondo sempre in pericolo, e che alcuni ora vogliono distruggere, dividendoci e favorendo così gli altri imperi stranieri. È grazie ai vostri genitori e nonni che voi oggi avete questo mondo. Anche se molti di loro, fortunatamente non tutti, lo hanno dimenticato, ipnotizzati dal suono della nostalgia che molti partiti, i cosiddetti “sovranisti”, stanno scientificamente suonando in tutta Europa.

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Vignetta di Paolo Lombardi

La propaganda dei sovranisti italiani, su tutti la Lega di Salvini, fatta di appelli alla Madonna, a Padre Pio, ai Santi, fatta di parole semplici, di foto, di continui richiami alla leva obbligatoria, alla paura del diverso, al telefono a gettoni, ai “bei tempi”, fatta di “Buongiornissimo Kaffè” e di video che per voi giovani sarebbero imbarazzanti come “Vinci Salvini” dimostrano che questi partiti puntano tutto sui vostri genitori, nonni e sull’effetto della cosiddetta “nostalgia marketing”.

Voi, voi ragazze e ragazzi, siete immuni da questa tecnica per motivi anagrafici. Ma dovete fare qualcosa. Difendere l’Europa. Non credete loro quando vi dicono che vogliono “riformarla”. L’Europa ha tanti difetti che vanno corretti, ma a loro interessa solo smantellarla. È il vostro futuro in ballo, rendetevene conto. I sovranisti ve lo dimostrano giorno per giorno, preferendo ad esempio mandare i vostri genitori in pensione prima scaricando il costo su di voi, o creando deficit e debito per non scontentare loro, tanto pagherete voi. Mentre l’Europa impone il famoso 3% per tutelare tutti da ulteriori debiti.

Dovete capirlo e devono capirlo anche i vostri genitori. Le altre potenze straniere ci vogliono divisi. E in Europa c’è chi vuole la stessa cosa, per il proprio interesse personale, a costo di distruggere il vostro futuro.

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