da redazione Downtobaker.
È emersa la curiosa notizia che il personale di una base aerea nel Maryland ha ricevuto una sessione informativa sulla “minaccia” degli incel. Ricordate?, i maschi che si lamentano di non scopare, odiano le donne e talvolta passano alle maniere forti per far capire quanto sono disadattati.
Trovo interessanti due aspetti: il primo è che solo perché questi uomini arrabbiati se ne stanno per lo più rintanati nel sottobosco del web, le autorità e le forze militari non smettono di preoccuparsi del fenomeno; il secondo è che anche un’istituzione come l’esercito statunitense non si fa problemi ad affrontare questo discorso, sia per tutelare i soldati e i dipendenti, sia per diffondere consapevolezza, sia, ovviamente, per prepararsi a un’eventuale emergenza. Trovo molto positivo che negli Stati Uniti ci sia chi intende affrontare il problema del terrorismo di matrice maschilista (spesso, bianco), visto che sappiamo quanta fatica si faccia a parlarne in quel contesto.
E l’Italia? Da noi com’è noto non c’è il problema enorme di circolazione delle armi che hanno negli Stati Uniti, ma non dovremmo comunque abbassare la guardia, perché all’indomani della strage di Isla Vista nel 2014 un ragazzo inglese assaltò tre donne con un pugnale, per le stesse ragioni perverse del killer californiano. Inoltre da noi questa ideologia ha già attecchito da un po’ di tempo: dovremmo tenere d’occhio i nostri amici “problematici” (soprattutto se molto giovani, fragili e suggestionabili), parlarci e incoraggiarli ad aprirsi se temiamo che possano essere aperti alla “filosofia” RedPill, magari offrendo loro modelli positivi; parlare con loro amici e familiari se sospettiamo che possano frequentare forum online di quel tipo; tenersi pronti a denunce per stalking o altri ricorsi all’autorità se temiamo che una situazione possa degenerare.
via Il Maschio Beta