di Terry Passanisi.
Illuminatissimi politicanti che rimuovete gli striscioni in memoria di Giulio Regeni (e di una verità che non vi interessa assolutamente rivendicare), no, non avete capito che non vincerete mai; non è possibile. Avete sempre perso, mille volte, e la storia non l’avete ancora imparata. Togliete uno striscione, e noi ne riappendiamo cento. Per non parlare degli ispiratissimi scribacchini al soldo di certa carta straccia quotidiana – che continua a ricevere fondi statali per non si sa bene quale servizio d’informazione. Scrivete un articolo sessista contro il calcio femminile, e il giorno dopo 200 nuove atlete si iscrivono a una scuola calcio. Tornando ai capibastone delle nuove squadracce: vomitate ordini per fermare una cinquantina di immigrati, sì? Solo che nel frattempo altre migliaia in tutta Europa si diplomano, si laureano, aprono pizzerie, gelaterie, imprese edili, fanno gli ingegneri e i fisici. E – toh, scopro l’acqua calda per voi – non è a causa o per merito di buonisti, comunisti, gay, intellettualoni e professorini, né di menagrami, gufi o millenials rincoglioniti sui social.
È solo per un semplice motivo: è la cultura della vita contro la cultura della morte. È che voi, che professate per i vostri interessi la cultura della morte, nella storia, avete sempre perso, siete sempre stati spazzati via, e non avete ancora imparato nulla; perché sta già ricapitando. Au revoir. Perché, sì, tornerete sempre, convinti dai folli che vi hanno preceduto e fatto il lavaggio del cervello che quella sia la via più breve ed efficace per la – vana – gloria.
Per approfondire: Regeni, rimosso striscione dal palazzo Regione Friuli Venezia Giulia. Fedriga: “Non sarà mai più esposto”.
L’appello di Amnesty International: https://www.amnesty.it/striscione-regeni-rimosso-trieste/