di Mary B. Tolusso e Corrado Premuda.
Corrado Premuda è uno scrittore e giornalista triestino. Ha pubblicato libri dedicati all’infanzia, un romanzo edito in Croazia e testi teatrali. La sua scrittura è didattica e leggera, soprattutto si alimenta di tematiche focalizzate sulla creatività e l’arte. Così è stato per “Un pittore di nome Leonor” (Editoriale Scienza) che riesce a comunicare ai bambini l’esuberante artisticità della pittrice Leonor Fini, vissuta per molti anni a Trieste. Allo stesso modo il suo ultimo, “La barcolana dei bambini” (Nutrimenti) mette in evidenza le possibilità (anche) “pratiche” dell’arte e al contempo unisce con fantasia la lezione di geografia alle tradizioni popolari. In questo caso appunto i piccoli lettori vengono informati su una delle manifestazioni più importanti della città. Grazie alla sua residenza alla Casa degli Scrittori di Pisino, Premuda ha pubblicato inoltre “A bordo di un guscio di noce”, in versione bilingue con la traduzione croata di Vanesa Begic.
Il suo consiglio: «“Fisica della malinconia” (Voland) di Georgi Gospodinov. Il Minotauro è un triste bambino-torello, rifiutato dagli uomini e dagli animali, che gira le fiere come fenomeno da circo mentre il suo padrone ne racconta l’avventura mitologica. La visione di questa creatura spaventosa segna l’infanzia del nonno del protagonista ed è il primo ricordo in cui l’io narrante s’identifica. Il ragazzo, infatti, è affetto da una forma di empatia tale che lo condanna a immedesimarsi nelle storie degli altri. I sentimenti del nonno, contadino e soldato, e quelli del padre, veterinario intollerante alla dittatura socialista, diventano un labirinto in cui il protagonista procede andando e tornando dalla memoria altrui. L’autore passa dalla prima alla terza persona nello stesso paragrafo chiudendo questo epico racconto moderno con “io fummo”. “Fisica della malinconia” di Gospodinov è un romanzo sorprendente, fatto di frammenti e digressioni, ma compatto: tocca il mito classico e il Novecento, mescola Proust e i troll Mumin e lo fa partendo dall’immortalità dell’infanzia».