di Frank Lavorino

Talatou Clementine Pacmogda, originaria della Costa D’Avorio e cresciuta in Burkina Faso, ci racconta nel suo romanzo, intitolato Basnewende (Pace Bokkk Publishing), la sua difficile vita a partire dall’infanzia. La vita di questa scrittrice è costellata di difficoltà, che iniziano con la morte del padre avvenuta in tenera età. Questo ha fatto sì che la bambina venisse affidata a una zia. Trasferitasi nella capitale del paese, tuttavia, non poté vivere una infanzia regolare, tant’è che i suoi studi iniziano in ritardo e continuano in maniera intermittente. Il romanzo si apre con la protagonista già adulta e in procinto di ottenere il titolo accademico. «Il giorno in cui anch’io avrei dovuto discutere la tesi si stava approssimando. Avevo tanta voglia di continuare a studiare anche dopo la laurea. Mi chiedevo spesso se sarebbe stato possibile. Ci tenevo a continuare a studiare per il dottorato, ma in cuor mio sapevo che non avrei potuto. Non perché non avessi le competenze per continuare ma soltanto perché non avrei avuto i soldi per pagare».
L’incipit del romanzo ci fa capire la misura di questo libro, che si preannuncia come un percorso doloroso, ma anche estremamente realistico, in cui si analizzano le regole di un paese dove le possibilità di studiare non sono per tutti. Si legge sempre nel testo: «In Burkina Faso dal primo al quarto anno di università, si pagano 15.000 franchi (circa 23 euro) l’anno per studiare. Per me era già abbastanza difficile averli. Per ottenere la laurea specialistica si dovevano sempre pagare questi 15.000 franchi, più circa 300.000 franchi (500 euro) per poter discutere la tesi. È così ogni anno successivo per conseguire il dottorato. Si chiamano spese di laboratorio. Ero sicura di non potere disporre di somme del genere. Mio malgrado, con grande dispiacere, rinunciai all’idea di proseguire per la laurea specialistica, tappa che mi avrebbe permesso di arrivare al dottorato». Il desiderio di studiare è troppo forte in Clementine e per raggiungere l’obiettivo deve darsi da fare.
Inizia, così, a fare dei lavoretti per potersi mantenere gli studi. Inizia con uno stage presso una radio: «Cominciai a cercarmi una occupazione. Ricordo che, quando facevo le medie, dicevo a chi me lo chiedeva che da grande volevo fare la giornalista. Mi sarebbe piaciuto iscrivermi, una volta avviata agli studi universitari, al corso di giornalismo, ma per potermi iscrivere, avrei dovuto superare il test. Purtroppo, però arrivai tardi. Le iscrizioni erano già chiuse. Peccato! Mathieu, un amico giornalista radiofonico, al quale avevo parlato del mio desiderio mancato, mi disse che potevo provare uno stage alla radio, così almeno avrei imparato qualcosa del giornalismo. L’idea mi piacque e chiesi proprio a lui di darmi una mano per fare domanda. La presentai e fui accettata». Prende il via un nuovo percorso per questa donna, che alla fine ha ottenuto ciò che desiderava. Ora vive in Italia, ha una famiglia ed è a tutti gli effetti una nostra concittadina.
Titolo: Basnewende
Autore: Talatou Clementine Pacmogda
Genere: Romanzo Autobiografico
Casa Editrice: PlaceBook Publishing
Collana: Gli AEDI
Pagine: 316
Prezzo: 15,60€
Codice ISBN: 979-86-548-67-315
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