di Francesco Valente
Michael Phillips, irlandese da qualche anno stabilitosi in Italia, a Bologna, fa i conti con il suo turbolento passato e racconta con grande sincerità e stile impeccabile la sua straordinaria vita nel romanzo “A Belfast boy” edito da Homeless Book e tradotto da Silvia Agogeri. Nato in una numerosa e povera famiglia cattolica, è cresciuto letteralmente in mezzo alla violenza nell’Irlanda del Nord degli anni ’70, al tempo dei cosiddetti Troubles, i disordini che vedevano contrapposti protestanti e cattolici, esercito britannico e IRA. Come tanti suoi coetanei ha assistito alle violenze dell’esercito britannico e assistito alla crescita dell’IRA, l’organizzazione militare clandestina nata per liberare il paese dal dominio inglese. Erano anni in cui la divisione tra la minoranza cattolica, schiacciata dalla maggioranza protestante legata al governo britannico, si manifestava nella vita quotidiana, con i check point dell’esercito britannico che i ragazzi dovevano attraversare per andare a scuola, per non parlare di familiari, amici e vicini di casa arrestati o peggio uccisi.
Nonostante le difficoltà di un’infanzia difficile tra povertà e violenza fuori e dentro casa, Michael insegue il suo sogno e dopo la laurea è riesce a farsi assumere come ingegnere aeronautico dalla British Airways. Ma quando sta per iniziare una nuova vita, un suo caro amico viene ucciso dalle forze speciali britanniche e nel 1996 all’aeroporto di Gatwick Michael Phillips è arrestato con l’accusa di terrorismo e portato a Belmarsh, un carcere di massima sicurezza, dove passerà un anno e mezzo in attesa del processo. Sono mesi terribili e drammatici che Michael racconta alternando spezzoni del diario scritto in carcere, dove la paura di non farcela è stata una compagna costante. Dopo un lungo e travagliato processo sarà dichiarato “non colpevole”. Finalmente libero, comincia a viaggiare per il mondo in cerca di un posto dove stare, senza dimenticare le sue origini, la famiglia e gli amici della sua Belfast, dove torna regolarmente.
Va in Messico e nei Paesi Baschi (dove sarà di nuovo arrestato) e dopo i tentativi (falliti) di trasferirsi negli Usa, in Canada, in Australia, Michael si ferma a Bologna, una città che lo accoglie con la sua umanità per offrirgli nuove opportunità. È qui che comincerà a fare i conti con la sua storia, aspettando di trovare il giusto distacco per scriverla. Un racconto avvincente, a tratti ironico, illustrato anche con foto personali e illuminato dalla passione per la sua Irlanda che oggi la Brexit rischia di dividere nuovamente.
Titolo: A Belfast boy
Autore: Michael Phillips
Genere: Romanzo autobiografico a sfondo storico/politico
Casa Editrice: Homeless Book
Traduzione: Silvia Agogeri
Pagine: 248
Prezzo: 15,00€
Codice ISBN: 978-88-327-61-177
Contatti
https://www.facebook.com/pg/michaelphillipsbo/
https://homelessbook.it/catalogo/a-belfast-boy-(brossura)/2495?path=catalogo
Sembra molto interessante 🙂
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