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Conoscere e capire il Giappone

Dalla cucina alla spiritualità, un'immersione profonda nella civiltà nipponica.

da redazione

capire il giappone

Il Giappone è il paese delle contraddizioni, con il suo mix di tradizioni millenarie e stili di vita avveniristici, di eleganza minimal e prodotti trash, di cucina raffinatissima e sushi all you can eat e proprio per questo ci affascina e suscita in noi profonda curiosità.

Partiamo dalla cucina con le sue innumerevoli preparazioni: il celeberrimo sushi, infatti, è solo una delle tante proposte che possiamo trovare sulle tavole giapponesi, e Hirohiko Shoda, o chef Hiro, come lo conosciamo tutti grazie alle sue partecipazioni a programmi tv come La prova del cuoco, nel suo libro intitolato Washoku , svela tecniche e segreti per realizzare ottimi sushi, sashimi o ramen, ma anche ricette meno note come dashi, wagyu e wagashi.

Washoku. L’arte della cucina giapponese

L’arte della cucina giapponese: l’affascinante mondo di una delle culture gastronomiche più interessanti rivelato in ogni suo aspetto, ben al di là degli stereotipi e delle mode. Un grande libro che, attraverso tecniche, ricette e strumenti, racconta la filosofia culinaria del Sol Levante: sushi, ramen, tofu ma anche dashi, wagyu, wagashi non avranno più segreti. Un’occasione unica per conoscere da vicino e comprendere la cucina saporita, sana, elegante che ha conquistato l’Occidente, portati per mano da Hiro, chef stimato e noto al grande pubblico.

Hirohiko Shoda

Hirohiko Shoda nasce a Nara, in Giappone, nel 1977. Sin da ragazzo studia la cucina italiana per poi fare il suo ingresso nell’alta ristorazione di questo settore come capo chef di numerosi locali. Nel 2006 si trasferisce in Italia e lavora per otto anni con Massimiliano Alajmo presso il suo ristorante stellato, Le Calandre. Interessato alla didattica, è autore, conduttore e protagonista del programma Ciao, sono Hiro, in onda su Sky-Gambero Rosso Channel; partecipa regolarmente alla Prova del Cuoco e a GEO. Dal 2019 è ambasciatore della cucina giapponese in Italia.


Il Giappone non è solo gastronomia e per comprendere la sua cultura così lontana dalla nostra ci viene in aiuto un altro libro, scritto da Mario Vattani che il Giappone lo conosce da molto vicino dato che ne è stato console generale a Tōkyō, Kyōto e Osaka. Nel suo Svelare il Giappone, capitolo dopo capitolo, ci racconta ogni aspetto di questa civiltà, dalla poesia e all’umorismo, dal rapporto con l’infanzia al culto dei morti, dalla movida delle metropoli alla la struttura intima delle case, e ci accompagna in un viaggio ideale che svela il Giappone senza spogliarlo del suo mistero.

Svelare il Giappone

Per molti, il paese del Sol Levante non è un luogo, è un mito. Nonostante il turismo per il Giappone cresca di anno in anno, le sue isole mantengono un’aura di mistero e irraggiungibilità. Alla creazione del mito contribuiscono la storia e le contraddizioni di un popolo dal carattere cortese ma estremamente riservato, capace di infinita sopportazione e rispettoso di formule e riti millenari. Come gli shōji si aprono e si chiudono creando gli ambienti della casa tradizionale giapponese, così ogni capitolo di questo libro svela, pagina dopo pagina, un mondo di immagini inaspettate, in cui la raffinatezza e l’eleganza convivono con una spietata severità, e l’ordine ossessivo riesce a malapena a trattenere i sussulti di uno spirito intimamente ribelle e selvaggio. Il risultato è un percorso che va dalla nitidezza solare di una bellezza che segue canoni diversi da quelli occidentali fino al buio inquietante del gotico giapponese. Un viaggio ideale nel vero Giappone, che ne alimenta il mito senza sfatarlo.

Mario Vattani

Mario Vattani è nato a Parigi nel 1966 e ha studiato in Inghilterra. A ventitré anni ha iniziato la carriera diplomatica lavorando negli Stati Uniti, in Egitto, e soprattutto in Giappone, a Tōkyō, Kyōto e Osaka, dove è stato console generale. Appassionato della cultura del Sol Levante nelle sue più diverse forme, parla correntemente il giapponese e pratica il kendo. Ha scritto di Giappone e Asia per “Il Foglio”, “Libero” e altre testate nazionali.


Una delle peculiarità di questa civiltà è la sua profonda spiritualità che può fornire spunti di riflessione, cambiamento e crescita anche a noi occidentali. Alcuni libri ci permettono di comprendere e di utilizzare concetti e pratiche tipiche della pensiero giapponese. 

Nel libro Il pensiero giapponese, quindici tappe di un percorso metaforico permettono di comprendere in profondità altrettanti concetti fondamentali per la filosofia, la spiritualità, la cultura e la società del Sol Levante. Pur con tutte le differenze tra le nostre civiltà, alcuni principi del pensiero giapponese sono più attuali che mai anche in questa parte del globo.

Kaizen è una parola giapponese che significa “miglioramento continuo”. Questo metodo, mutuato dal campo dell’industria, consente di sbloccare una situazione di stallo e definire con gradualità degli obiettivi in modo da riuscire a raggiungere un risultato. 

Per dare un senso alla nostra quotidianità possiamo seguire il metodo proposto in Ikigai, che aiuta a trovare la nostra personale ragione di vita e a condurre un’esistenza soddisfacente attraverso esercizi pratici per riconoscere cosa ci trasmette energia e fiducia in noi stessi.

Anche un contatto più autentico con la natura può portare benefici e aiutarci a recuperare la serenità che magari abbiamo smarrito per strada: in Shinrin yoku, la tradizione del cosiddetto “bagno nel bosco” si combina con la scienza moderna e con una serie di esercizi pratici per entrare in relazione con la natura.

Wabi sabi mutua il suo titolo da un termine che si usa per indicare un atteggiamento dello spirito che unisce “semplicità” e “bellezza che deriva dallo scorrere del tempo”: una filosofia di vita che può aiutarci a trovare serenità, ispirazione e libertà nella vita di tutti i giorni.

Infine Kintsukuroi, dal nome dell’antica arte giapponese del riparare le ceramiche frantumate. Quando un vaso va in mille pezzi, i maestri artigiani ne raccolgono i frammenti e li saldano, riempiendo le crepe sottili con pasta d’oro o d’argento. L’incontro con questa pratica tradizionale giapponese, la filosofia zen e la psicologia occidentale produce una guida per imparare a trasformare le avversità in vere opportunità per diventare più resistenti, più interessanti, più belli.

Sito dell’editore: https://www.giunti.it/


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