Letteratura Recensioni

Uno straordinario viaggio nel nulla

Pare una storia sceneggiata dai fratelli Coen, il romanzo di Rye Curtis: un esordio che ha raccolto gli applausi entusiasti della stampa americana e gli elogi di illustri scrittori e scrittrici, tra cui il premio Pulitzer Jennifer Egan.

da redazione

Lo scrittore americano Rye Curtis

Cloris Waldrip ha settantadue anni, è devota alla sua chiesa e ama profondamente suo marito, il Signor Waldrip. I due sono in volo per una vacanza lontano dal loro Texas quando un guasto fa precipitare il piccolo aereo da turismo su cui viaggiano, e Cloris è l’unica sopravvissuta: circondata dalla natura ostile dei Monti Bitterroot e armata solo di ingenuità e di un feroce desiderio di sopravvivere, inizia il lento cammino verso casa. Poco dopo l’incidente cominciano le ricerche dei superstiti: a guidarle è la ranger Debra Lewis, reduce da un divorzio doloroso e con una grande passione per il Merlot scadente che porta nel thermos al posto del caffè.

Mentre Cloris vaga per valli e montagne, vegliata e aiutata dal più improbabile e segreto angelo custode, la ranger Lewis si lancia nella missione di salvataggio come ne andasse della sua vita e segue le tracce dell’anziana donna – perché le tracce ci sono – insieme a un variegato gruppo di collaboratori: un altro ranger che passa le notti a dare la caccia a un fantasma, un cineoperatore dal cuore spezzato e un volontario dei soccorsi dalle bizzarre abitudini. I giorni diventano settimane; Cloris è sempre più debole, affamata, torturata dal freddo, Debra sempre più ostinata, anche quando rimane l’unica a credere che qualcuno sia sopravvissuto al disastro. E nel folto della foresta sembra che abbia trovato rifugio un serial killer.

Qualcosa deve succedere. Drammatico e umoristico, ricco di sfumature, svolte e sorprese, Tutto il bene che si può è il romanzo della sorprendente capacità di adattamento di persone normali in circostanze straordinarie. Con il loro piccolo eroismo Cloris e Debra, due personaggi memorabili, ci ricordano che sopravvivere non basta: per restare umani ci vogliono compassione e dignità.

“Attraverso un’atmosfera stramba, violenta e surreale,
questo romanzo ci ricorda che per restare umani non basta sopravvivere, ci vogliono compassione e dignità.
In tempi come questi è utile ricordarselo.”

Andrea Frateff-Gianni, Il Messaggero

Rye Curtis è nato ad Amarillo, Texas. Laureato alla Columbia University, vive nel Queens. Tutto il bene che si può è il suo primo romanzo.

Questo romanzo sarà protagonista dei prossimi appuntamenti del circolo virtuale inaugurato lo scorso anno, il Bompiani Book Club. Per informazioni: chiedi al tuo libraio di fiducia oppure scrivi all’indirizzo bompianibookclub@giunti.it


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