da redazione

“Lo pseudonimo” di Juls Way è un romance storico/Edoardiano pieno di mistero, che racconta una vicenda di passione e di affermazione della propria identità. A caratterizzare l’opera vi è un uso mai smodato di note a piè di pagina che contestualizzano la storia, permettendo al lettore di orientarsi nella Londra dei primi anni del Novecento. I protagonisti sono Ezra Talbot e Frances Evans, un giornalista del The Point e la sua assistente; insieme creano una coppia professionale molto affiatata, che diverte con i loro dialoghi ironici e con le piccole dispute causate dalla severità di lui e dall’irruenza di lei. Inoltre, il loro rapporto fa un salto di livello quando si trovano a indagare su uno scrittore, tale Mr. Carl Montgomery, che sta riscuotendo grande successo negli ambienti letterari ma di cui non si conosce né la faccia né l’identità.
Il nome che usa è infatti uno pseudonimo, e da questo unico dettaglio i due detective in erba partono per svelare il mistero che avvolge la sua figura. Il lettore si appassiona alle indagini di Ezra e Frances e anche alle opere dell’enigmatico scrittore: nel corso del romanzo vengono infatti inseriti brani tratti dai suoi libri, che diventano anche il riflesso della vita emotiva del giornalista. “Lo pseudonimo” è diviso in un prologo e in quattro parti, che hanno come titoli proprio i lavori di Mr. Montgomery: “Ritratto di Ragazza in Pinacoteca”, “Coppie al ballo”, “Ritratto di matrimonio” e “Il cuore di uno scrittore”; è quindi evidente come la letteratura sia importante per l’autrice, a cui delega il potere di rivelare ciò che si agita nell’anima dei suoi personaggi. Juls Way descrive con queste parole il processo creativo del misterioso scrittore.
«Prima di scrivere era sempre in preda a una strana frenesia. Il furor s’impadroniva della sua mente, del suo cuore, delle sue mani. I pensieri vagavano lontano ed erano più veloci della penna. Le immagini si susseguivano, rincorrendosi, presentandosi e inchinandosi sul palcoscenico dal rosso sipario, ma sfuggivano ancora prima di essere guardate, riconosciute, analizzate.»
L’autore appare stremato dalle idee che gli affollano la mente, confessa che per lui scrivere rappresenta una catarsi, un rito necessario. Ezra e Frances cercano di penetrare il suo enigma, imbarcandosi in un’avventura che li cambierà, e che porterà a galla tutte le loro paure e i loro desideri. Ma, alla fine, il mondo e soprattutto loro stessi saranno davvero pronti a scoprire la vera identità di Carl Montgomery?
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