da redazione

“Tra le righe” di Laura Mercuri è una storia che rapisce per la sua capacità di sviscerare i sentimenti dei personaggi e di far riflettere sulle relazioni di coppia, che spesso fanno emergere le debolezze e le paure che ognuno di noi cerca di nascondere. L’autrice ci narra un’intensa e sofferta storia d’amore complicata dalla differenza d’età tra i suoi protagonisti: Galatea (Tea) ha quarantasei anni, mentre Damiano ne ha venti di meno. Si incontrano nella casa editrice in cui lavora Tea come editor e da qual momento iniziano una frequentazione che al principio è solo professionale, ma viene presto portata su un livello più intimo, nonostante i timori della donna. Tea sente il peso dell’età, e avere vicino un giovane pieno di vita e di iniziativa la intimidisce: Damiano è infatti un vulcano di idee, sempre pronto all’avventura; ha però anche un carattere sensibile e maturo, che fa avvicinare inevitabilmente Tea a lui, nonostante ella cerchi di sabotare ogni occasione di intimità.
Purtroppo lei è incaricata di curare l’editing del romanzo di Damiano, che si presenta come un possibile capolavoro; colpita non solo dall’avvenenza e dalla passione del ragazzo ma anche dal suo talento, Tea sa di non avere scampo, essendo coinvolta sia fisicamente che intellettualmente. Il loro legame non è però facile in una società dominata dalle convenzioni e dai pregiudizi; se fosse Damiano quello di vent’anni più grande non sarebbe un problema, mentre vedere una donna vicina ai cinquanta con un ragazzo ventenne suscita ilarità e anche pietà verso colei che presto sarà sicuramente abbandonata per una più giovane. Nella migliore delle ipotesi può essere invidiata per la fortuna che le è capitata, ma comunque il disagio con cui Tea convive è costante, e non le fa godere della felicità che le offre il rapporto con Damiano. L’autrice ci porta a ripensare alla natura dei legami amorosi, facendoci riflettere sui motivi per cui tendiamo sempre a porci limiti, invece di lasciarci andare.
Tea arriva quasi a perdere Damiano per paura del giudizio altrui, e in questo modo si condanna a una vita infelice; inoltre, il ragazzo sembra comprendere la sua anima più di chiunque altro, e potrebbe essere la spinta per tornare a scrivere. Tea è infatti una scrittrice oltre che un editor ma il suo primo libro pubblicato non ha dato i risultati sperati; quando ormai era convinta di aver rinunciato ai suoi sogni, arriva Damiano a farle pensare che non è mai troppo tardi per desiderare ancora, e per amare e lasciarsi amare.
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