a cura di Parole O_Stili

Sono stati giorni di polemica in Parlamento, dopo diversi mesi di dibattiti e discussioni l’approvazione del DDL Zan è stata respinta al Senato, tra applausi ed esultanze. Questo ha portato migliaia di persone in tante città italiane a scendere in piazza per far sentire la propria voce. Ovviamente non entriamo nel merito della vicenda, semplicemente perché non è nostra competenza farlo, ma c’è una cosa che invece possiamo ricordare con fermezza e decisione: le parole sono importanti.
E allora cerchiamo di utilizzarle bene ma, soprattutto, proviamo ad ascoltare ed imparare quello che conosciamo poco o non conosciamo affatto, facciamo sì che il rispetto e il vivere civile possano trovare un posto accogliente e protetto nel nostro linguaggio. Sono tante le parole che raccontano la vita, l’amore e le identità delle persone LGBTQ+ ed è dovere di tutti e di tutte usare le parole più adatte. Per questo ti lasciamo qui un interessante glossario redatto da Diversity Lab, per iniziare a imparare… una parola alla volta.
Alzi la mano chi non si è fatto almeno un selfie nella vita. Magari poi non lo abbiamo pubblicato sui social rimanendo sul nostro telefono. Non c’è nulla di male, non è una “cosa da adolescenti” ma è un’abitudine delle nostre vite digitali. Come tutte le azioni che poi diventano abitudini, anche la pratica di farsi i selfie può superare quella soglia che da puro divertimento si trasforma in un’ossessione. Uno studio spagnolo della iO Foundation, pubblicato sul ‘Journal of Travel Medicine’, segnala che 379 persone sono morte per farsi un selfie tra il gennaio del 2008 e il luglio del 2021.
È successo proprio lo scorso luglio ad un’influencer cinese, Sophia Cheung, precipitata mentre provava a farsi una foto sul bordo di una cascata. Del fenomeno ce ne parla in un articolo di approfondimento su La Stampa la giornalista Simonetta Sciandivasci: “Quando un selfie può costare la vita”.
Nell’occhio delle polemiche social è finita la modella e tik toker americana, Jayne Rivera. A creare scandalo sono state le sue foto, pubblicate su Instagram, davanti la bara aperta del padre appena morto. Ha un gusto un po’ macabro anche la notizia della costituzione davanti alle autorità di uno dei tre uomini argentini che si scattarono un selfie con la salma di Diego Armando Maradona. Erano ricercati per presunta profanazione di cadavere e di violazione di diritti personalissimi.
Appuntamenti da non perdere
Anche Parole O_Stili partecipa quest’anno a “4 Weeks 4 Inclusion”, la grande maratona dell’inclusione organizzata da Tim e che per 4 settimane (dal 22 ottobre al 22 novembre) vede la partecipazione di oltre 200 aziende nell’organizzazione di 189 eventi digitali.
Ci saremo mercoledì 3 novembre alle ore 9 del mattino con la nostra Presidente Rosy Russo all’interno dell’incontro “Tutti connessi nessuno escluso”, al quale parteciperanno Alberto Calcagno, CEO di Fastweb, Silvia Candiani, CEO di Microsoft, Walter Ruffinoni, CEO di NTT Data, Roberto Tomasi, CEO di Autostrade per l’Italia, Emanuele Iannetti, CEO di ERICSSON, Maximo Ibarra, CEO di ENGINEERING, Veronica Diquattro, CEO di DAZN Italia e Spagna, Gianmatteo Manghi, CEO di CISCO, Paola Severino, Vice presidente dell’Università Luiss, Guido Carli, Luigi Gubitosi, CEO di TIM.
Per seguire la diretta è necessario effettuare la registrazione sul portale dell’iniziativa.
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