L’evento della scrittura, di Sara Durantini
(13Lab, 2021)

Il mio primo incontro con Annie Ernaux è avvenuto tra le pagine di Passione semplice, l’opera in cui la scrittrice francese disseziona l’ossessione fisica e mentale che l’ha unita per un periodo ad un uomo a cui non importava granché di lei. Ricordo di aver provato una sorta di ritegno per quel mettersi a nudo, un pudore per il coraggio di raccontarsi che, mi sembrava, traspariva forte e chiaro dalle pagine che avevo appena letto.
Ho lasciato Ernaux da parte per un po’ e qualche tempo dopo ho letto Memorie di ragazza. Quella volta non ho provato nessuna vergogna trasposta, non ho pensato che ci fosse alcun tipo di coraggio nel progetto che avevo tra le mani. Raccontarsi – ora mi sembrava chiaro – è per Ernaux un’impellenza improrogabile, un mezzo per costruire un’opera che non ha niente a…
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