A cura di FuoriAsse

Un viaggio a ritroso nella vita e nelle opere di José Saramgo, con la partecipazione di chi gli è stato più vicino, si è svolto lo scorso 22 febbraio presso il Circolo dei Lettori di Palazzo Granieri della Rocca in via Bogino 9 a Torino, con la partecipazione di Violante Saramago Matos e gli Interventi di Luísa Marinho Antunes, Guido Conti e Don Paolo Scquizzato.
Cent’anni di Josè Saramago
In una società dominata da tecnocrazia ed economia, dove l’uomo perde la sua identità, Saramago difende il cuore abbandonato e straripante dei nostri dubbi fondamentali. Solo l’interiorità dell’uomo conserva la possibilità di svelare le menzogne e di ricercare la verità, schiacciata dalle rappresentazioni distorte e venduta secondo gli interessi dei potenti. Personaggi senza nome, nomadi e disorientati vagano all’interno delle pagine di Saramago e della sua narrativa anticonvenzionale. Noi lettori cadiamo in una sclerosi paralizzante dove la memoria è sfocata e il tempo è immobile, siamo ciechi di una cecità non causata dalle avversità quotidiane, ma dalla nostra mancanza d’impegno per la vita; Saramago ci richiama, non possiamo più stare seduti e illuderci di non poter fare nulla. Saramago è l’esempio di una letteratura della sopravvivenza e della resistenza, non solo sociale e culturale, ma anche linguistica; rendendo il portoghese un grido di umanizzazione contro tutto ciò che disumanizza.
In allegato alla rivista FuoriAsse numero 27: il dossier di approfondimento sulla vita e la poetica del Premio Nobel 1998.
La rivista letteraria FuoriAsse (Il Dono)
Il nuovo numero della rivista «FuoriAsse» è dedicato al tema del dono. Il dono può essere un oggetto, ma anche una parola, un gesto, uno sguardo. Può essere spontaneo o richiesto, gratuito o egoistico. Non importa quale sia la prospettiva, il dono chiede sempre e comunque una reciprocità, una relazione. Chiede la presenza dell’altro. Un adulto e un bambino che si tengono per mano…
Gli autori di questo numero si sono interrogati su cosa possa significare oggi il dono e, soprattutto, in che modo la cultura possa diventare veicolo della sua espressione. Con una prospettiva multidimensionale, in letteratura, il dono si fa collante con l’ambiente e con l’intero mondo; mentre nell’arte il dono si fa corpo, materia, sostanza; nel cinema e nella musica, quello stesso corpo si arricchisce e diventa sguardo, suono, comunione. Ancora, il dono può diventare il suo opposto: assenza, fantasma, mancanza. Il dono non solo è lo specchio della singola personalità che “dona” o che “riceve”, ma è anche espressione della società in cui esso si riflette. Il dono assume un significato più ampio e più sfaccettato della collettività, e la cultura è lo strumento privilegiato per trasmetterlo. Questo numero ha cercato di raccoglierne alcune di queste sue espressioni.

José Saramago (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010) è considerato uno dei più grandi scrittori del Novecento.
È autore di oltre quaranta titoli tra romanzi, racconti, poesie, cronache e opere teatrali, tradotti in tutto il mondo. Nel 1998 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura.