Ferrovie del Messico, Gian Marco Griffi
(Laurana, 2022)

Un romanzo di più di ottocento pagine, di un autore praticamente sconosciuto, pubblicato da una piccola casa editrice. Emergere sembrerebbe un’impresa impossibile per un libro del genere. Eppure Ferrovie del Messico è già alla sesta ristampa, ha venduto migliaia di copie, ha vinto diversi premi ed è stato candidato allo Strega di quest’anno.
A parte la fama del curatore della collana che ha ospitato il libro, Giulio Mozzi, non ci sono molte spiegazioni per il successo dell’opera. Anzi, dalla lunghezza al tema trattato tutte le sue caratteristiche editoriali sembrano remargli conto.
Mi piace pensare, quindi, che la formula dietro al successo di Ferrovie del Messico sia composta da un unico elemento: è un libro magnifico. Gian Marco Griffi ha scritto un’opera letteraria vera e propria, complessa e allo stesso tempo scorrevole, qualcosa che intrattiene il lettore…
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