Arte Letteratura

Consigli a un aspirante scrittore

di Terry Passanisi

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Punto uno, il più importante: non scrivete! Non mettetevi in testa di fare gli scrittori. Ma, se proprio non ce la fate a rinunciare (bravi, ma stolti!), leggete quanto segue e non fidatevi della giungla di consigli che si trovano in Rete (intanto, cioè, fatelo solo quando sarete in grado di distillare i buoni consigli dalle cattive sparate). Scrivere, e tutto ciò che comporta il mestiere dello scrittore, è, in linea generale, una professione davvero dura. Poter definire se stessi degli scrittori, senza sembrare agli occhi degli altri dei presuntuosi, può essere ancora più difficile, se non addirittura deprimente. Certo, ci sono pratiche altrettanto difficili come lo studio della giurisprudenza e della medicina in un mondo così complesso come il nostro, ma non bisogna perdere di vista il fatto che un individuo può forgiarsi del titolo di avvocato o dottore una volta passata una serie di esami e ottenuta una certificazione in una certa accademia. La scrittura, ahimè, non sempre – e sottolineo non sempre – funziona allo stesso modo. Non esiste infatti un’equivalenza del genere per il mestiere dello scrittore, testi accademici da cui studiare, prove da superare che certifichino di essere diplomati in tal senso, fatta una sorta di eccezione per alcune scuole private costosissime che non ci conferiscono quel titolo, né la certezza di poter fare quella carriera, che però ci mettono sulla buona strada e ci preparano adeguatamente. Dov’è che dovremmo imparare a scrivere, quindi? Com’è che si diventa degli scrittori professionisti?

Dalle semplici regole grammaticali, imprescindibili, fino alla consulenza editoriale per brevi racconti personali, esistono alcune vere e proprie guide alla scrittura che rivelano nel più intimo dettaglio le peculiarità per permettersi di definire se stessi degli scrittori. Il più delle volte aspre, alcune volte divertenti, ma sempre oneste, mai e poi mai ammalianti e ingannevoli, possono essere intese come una sorta di vademecum per intraprendere il mestiere più indefinibile nella storia dell’arte. Che si sia degli aspiranti poeti alle prese con le prime bozze o un veterano nel mondo dell’editoria, mi permetto di indicare tre fra i migliori libri sullo scrivere che ho incrociato ultimamente, redatti con acume e saggezza e in grado di dare il necessario supporto nelle fasi più delicate del processo di stesura di un testo. Inoltre, esiste online una magnifica guida gratuita di consigli preziosi, The Ultimate Guide to Writing Advice, a firma di alcuni scrittori del calibro di Elizabeth Berg e Andy Weir.

  • Sulla Scrittura, Charles Bukowski

Charles Bukowski è stato una leggenda del suo tempo, e ha lasciato un’eredità letteraria che continuerà a resistere a tempo indeterminato, perlomeno fin quando esisterà la lingua inglese. In Sulla Scrittura, lancia uno sguardo lucidissimo, brillante e profondo sul complicato mondo dell’editoria, attraverso la sua corrispondenza con gli editori, gli amici e altri scrittori. Nessun altro libro potrebbe prepararci al meglio, ovviamente, per l’onestà intellettuale difficile da digerire del vecchio Hank.

  • Consigli a un aspirante scrittore, Virginia Woolf

Scritto in forma di diario; anzi, per essere precisi si tratta proprio di estratti in ordine cronologico delle memorie personali di Virginia Woolf. Questa pubblicazione concentra riflessioni di inestimabile valore sul mestiere che la scrittrice svolse con grande impegno e impareggiabile rigore. Vorrei aggiungere solamente ciò che la Woolf lasciò scritto al marito prima di togliersi la vita, sintesi perfetta dell’abnegazione che riservava sia alla vita che alla sua professione. “Se qualcuno avesse potuto salvarmi, saresti stato tu.” Un’elegia alla scrittura, di certo, oltre che al grande uomo che le stava accanto.

  • Sulla Scrittura, Stephen King

Se avete mai letto un libro del più famoso scrittore horror americano, Stephen King, probabilmente vi sarete chiesti come abbia fatto a partorire così tante – e valide – idee. Per ottenere una risposta, non esitate oltre e precipitatevi a leggere il suo libro di memorie sulla scrittura, in cui descrive senza riserve il proprio processo di lavoro, tra i numerosi aneddoti che riguardano le fasi iniziali di alcuni dei suoi romanzi più riusciti (e venduti). Oltre a raccontare le proprie esperienze di lavoro, dedica un intero capitolo alla grammatica e all’ortografia e offre la sua preziosa consulenza sulle forme di scrittura. È la perfetta lettura per chiunque abbia bisogno di un’inesauribile fonte d’ispirazione.

Letture consigliate:

  • Lezioni di letteratura – Vladimir Nabokov (Adelphi, 2018 trad. Franca Pece);
  • Questione di virgole – Leonardo G. Luccone (Laterza, 2018)

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