da Redazione Downtobaker
Comprare un libro, un tempo, era come un viaggio. Tutto aveva inizio con l’ingresso in libreria, una caverna delle meraviglie fatta di volumi, accuratamente selezionati e disposti sugli scaffali, in cui il libraio, supremo custode del suo regno di carta e cartone, decideva quali libri ammettere e si aggirava a dispensare consigli e suggerimenti agli avventori. Il viaggio poteva durare pochissimo, per chi entrava già con le idee chiare o per chi restava abbagliato da un colpo di fulmine, ma poteva anche durare molto, minuti, ore, comprendere nuove conoscenze e piacevoli conversazioni, fino a che una copertina, una pagina o una parola sanciva il punto d’arrivo, ovvero la scelta e l’acquisto del libro. Infine, il viaggio terminava sempre da dove era iniziato, sulla porta d’ingresso della libreria.
Oggi non è più così. Con l’avvento di Internet e soprattutto del gigante del e-commerce Amazon, l’acquisto di un libro si è tramutato in un’operazione elementare e sedentaria: basta usare poche dita, uno schermo più o meno grande e attendere comodamente a casa il momento della consegna. C’è chi ha accolto con gioia questa estrema riduzione di tempo ed energie e chi […]
via Amazon-Killer: un’applicazione per salvare i librai – Cultora, Cultora