da Redazione Corsocuratori
Puntuale anche quest’anno l’appuntamento con il progetto a cura degli studenti del Corso in pratiche curatoriali di Venezia, giunto alla sua 24esima edizione. Dopo il grande successo del Rob Pruitt’s Flea Market nel 2015, in cui la galleria A plus A di Venezia è stata trasformata in un mercatino e From the City nel 2016, che ha invaso la città con opere di arte contemporanea, The School for Curatorial Studies presenta oggi COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE.
Per la 57a Biennale d’Arte, i ragazzi del corso hanno deciso di intervenire in un giardino segreto veneziano con una mostra che inaugura il 6 maggio e rimane aperta al pubblico fino al 13 maggio 2017.
COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE riunisce artisti contemporanei sia locali sia internazionali, in una cornice magica e inedita, come possono essere i giardini veneziani, spesso circondati da magnifiche architetture industriali, proponendo con le loro opere una riflessione su fenomeni di carattere sociale. Il giardino infatti è visto come metafora di un luogo chiuso/aperto così come lo sono la rete Internet, i social media e le piattaforme in cui le attuali modalità di connessione della società creano nuovi nuclei di comunità artificiali.
Ispirata alle dinamiche sociali di pubblico e privato, COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE manifesta attraverso le peculiarità che caratterizzano le zone verdi di una città come Venezia, l’archetipica dicotomia tra libertà e sicurezza.
“Sicurezza nel senso di sapere dove sei, chi sei, su che tipo di futuro puoi contare, cosa accadrà, se preserverai la tua posizione nella società o se verrai degradato e umiliato – questo tipo di sicurezza. Questa sicurezza per molte, molte persone – un numero crescente di persone – sembra in questo momento più attraente della libertà stessa.”
Zigmunt Bauman
Il giardino, con i suoi confini, inteso come rifugio, come luogo in cui un senso di sicurezza pervade l’individuo, diventa il mezzo per spiegare come alcuni fenomeni globali investono la collettività, attraverso manipolazioni che inducono ad accettare fatti come le “fake news” e la creazione delle cosiddette echo chambers, letteralmente camere delle eco. Questi “luoghi” si identificano come delle bolle in cui l’individuo contemporaneo si sente al sicuro. Ciò entra in contraddizione con l’apparente ideologia della nostra epoca che perora lo slogan dell’annullamento dei limiti geografici e culturali, ma che esibisce sempre più la tendenza individuale, quasi istintiva, di rifugiarsi nelle proprie “bolle di sicurezza”.
Con COMMAND-ALTERNATIVE-ESCAPE alcune delle antinomie ancestrali dell’uomo, libertà e sicurezza, identità e appartenenza, emergono e si manifestano attraverso la ricerca degli artisti chiamati ad intervenire proprio in questa occasione. Le opere in mostra indurranno alla riflessione e alla presa di coscienza, in una sede in cui l’individuo si possa sentire a suo agio, lontano dal frastuono e dallo stress della quotidianità.
La Scuola in Pratiche Curatoriali di Venezia è una scuola di nuova concezione attiva dal 2004 e nata come progetto formativo della Galleria A plus A, che ha come scopo la diffusione del sapere nell’ambito delle arti visive e l’introduzione alle professioni relative all’arte contemporanea. L’offerta formativa prevede ogni anno due corsi principali, uno in italiano dalla durata di un anno scolastico e l’altro internazionale che si svolge nel corso dei mesi estivi. I corsi sono tenuti da docenti e professionisti del settore provenienti da varie parti del mondo e alla fine delle lezioni gli studenti si confrontano con il difficile compito di ideare, strutturare e realizzare un evento espositivo. Sul sito della scuola, www.corsocuratori.com è possibile vedere tutte le mostre organizzate fino ad oggi.
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