di Piero Angela
Tantissimo è stato detto su Umberto Eco in occasione della sua scomparsa: nessuno però ha parlato del suo impegno con il CICAP (il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).
Aveva accettato di apparire nel nostro Comitato come Membro Onorario, così come avevano fatto altri personaggi molto speciali: Rita Levi-Montalcini, Margherita Hack, Giuliano Toraldo di Francia, Carlo Rubbia, Umberto Veronesi…
Eco non era uno scienziato, ma capiva di scienza molto più di tantissimi intellettuali del suo tempo.
La sua intelligenza, libera da ideologie e credenze, lo portava per natura ad avere una visione scettica nei confronti di tanti miti, misteri e bufale che circolano nel nostro tempo. Il suo senso dell’umorismo faceva il resto.
Nelle occasioni in cui l’ho incontrato, è proprio il senso dell’umorismo la cosa che più ho apprezzato in lui. Spesso certi personaggi celebri e riveriti sono monumentali: quando ci si trova in loro presenza si prova un certo disagio e quasi un senso di inferiorità. Con Eco no. Si sentiva subito una disponibilità e una semplicità innate, la curiosità di mettersi in sintonia con l’interlocutore; ma anche l’abitudine di affrontare gli argomenti andando subito al nocciolo, senza tanti fronzoli. Un atteggiamento, questo, molto anglos[…]