Quale passato si annida nel futuro? In che cosa Paleolitico e Antropocene si assomigliano? Quando la parola Antropocene ha cominciato a circolare mi irritava. Era un’irritazione che veniva essenzialmente dalla sua proteiforme adattabilità ai contesti, dalla sua eccessiva carica di seduzione e facilità d’uso. Ma, concettualmente, quello che non mi convinceva era la sua perenne atmosfera alla Blade Runner. Era insomma il suo sapore di futuro a tinte fosche, reale ma banale, come una quinta teatrale fissa, scontata. L’esperienza di Covid-19 ha smentito ogni visione distopica: l’Antropocene è qui senza mutare la percezione del presente. Anzi. Nei comportamenti e nelle atmosfere è venato più di preistoria che di fantascienza. Filosofi oscurantisti e virologi impotenti ci fanno sentire più in un passato immaginato che in un futuro promesso. È inquietante, certo, ma si apre una possibilità inedita all’immaginario del dopo: un Antropocene dagli attributi diversi, più debitore a J.R.R…