Di Andrea Carria
Quando ho letto la quarta di copertina di Buio, romanzo di Anna Kańtoch pubblicato recentemente da Carbonio Editore (collana “Cielo Stellato“, traduzione di Francesco Annicchiarico), ho subito capito che questo libro aveva qualcosa da dirmi. E così è stato. Lo chiarisco subito: il romanzo mi è piaciuto molto, tuttavia non sono sicuro di aver compreso tutto di esso né penso che l’autrice intendesse spianare la strada al lettore. A mio parere, ha preso comunque la decisione più giusta. Chi comincia a leggere Buio deve prima liberarsi di quello che crede di sapere o di aver intuito del libro, e seguire silenziosamente Anna Kańtoch nei suoi percorsi narrativi: tanto – vi dico anche questo – non riuscireste comunque ad anticiparla.

Buio è un romanzo inclassificabile, specializzato nel rimescolare le carte e intersecare i piani di lettura. La protagonista è una giovane donna che, una…
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