di Nancy Mbaabu

“Arianna” (1895) di Anton Pavlovič Cechov è la prima uscita nella nuova collana Enne Classics della casa editrice indipendente Intrecci Edizioni. Si tratta di un racconto poco conosciuto dello scrittore russo, più famoso per i suoi drammi teatrali che non per le sue novelle, sebbene un’opera come “La steppa” (1888) è ancora annoverata tra le migliori prove di narrativa breve. Cechov nasce in Russia in una famiglia di umili origini ma riesce a ottenere, grazie alla sua forza di volontà, una buona istruzione. Dopo la laurea in medicina alterna la professione di medico, che spesso esercita gratuitamente, a quella di scrittore: «La medicina è la mia moglie legittima, la letteratura è la mia amante». Nella prima parte della sua carriera letteraria si dedica alla scrittura di racconti; nel corso del tempo all’umorismo che ha sempre contraddistinto l’autore si affianca uno stanco pessimismo sulla triste monotonia della vita, che sarà caratteristica della maggior parte della sua produzione. Cechov è stato un osservatore freddo e razionale della sua realtà, ma allo stesso tempo è stato molto impegnato nel sociale. In “Arianna” ripropone i temi della ricerca infruttuosa della felicità, della solitudine esistenziale e dell’incomprensione atavica tra gli esseri umani, specialmente tra sessi opposti.
Cechov era profondamente consapevole della sua solitudine, causata soprattutto da una salute cagionevole che l’ha portato via troppo presto, a quarantaquattro anni: «Come giacerò solo nella tomba, così nella realtà io vivo solo». In quest’opera il tema della solitudine si avverte già nelle prime pagine: un uomo, Ivan Il’ič Samochin, pressato da un grande dolore, chiede conforto a uno sconosciuto pregandolo di ascoltare la sua storia. È una vicenda che parla di ossessione, di menzogne e di illusioni infrante, ma soprattutto di una donna: la maliziosa, bugiarda e astuta Arianna Kozlović. Samochin racconta del suo amore folle per Arianna, dei suoi viaggi al suo seguito per dimostrarle la sua devozione e della presa di consapevolezza di amare una donna da lui solo immaginata, un’anima contorta che ha destabilizzato ogni aspetto della sua vita e che ha minato il suo innato e genuino romanticismo: «È vero che poetizzando l’amore supponiamo che coloro che ci amano possiedano qualità che di frequente essi non hanno; e ciò è per noi fonte di errori e di sofferenze costanti. Ma, secondo me, è meglio che sia così, meglio soffrire, che consolarsi proclamando che una donna è una donna e che un uomo è un uomo».
Titolo: Arianna
Autore: Anton Cechov
Pagine: 60
Prezzo: € 6,00
Casa Editrice: Intrecci Edizioni
Collana: Enne Classics
ISBN: 9788831398176
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