di Frank Lavorino

Leandro Capasso avverte il lettore che ciò che si sta accingendo a raccontare nel suo romanzo Donna fotocopia è realmente accaduto, o almeno lo è in parte; l’opera ha infatti una forte componente surreale, che potrebbe essere assimilata a dei sogni molto vividi fatti dall’autore. Il libro narra di un’onirica ma allo stesso tempo tangibile discesa all’inferno, di cui Charles de Deschain-Dantes è il terrorizzato protagonista. L’opera si apre su un Charles anziano, che sta assistendo al funerale della moglie; attraverso l’espediente del protagonista che decide di raccontare ai figli del suo difficile percorso di crescita, si viaggia nel tempo e lo si conosce quando è solo un ragazzo. Due sono gli eventi che segnano la sua gioventù: la morte di un amico, Edward, a causa di un incidente durante una gara clandestina in moto, e la fine della sua relazione con la ragazza di cui era perdutamente innamorato. Questi due traumi trasformano Charles in un giovane uomo che fugge dall’amore e dai sentimenti; consumato latin lover, non si fa certo mancare esperienze di ogni tipo con le donne, ma nessuna di loro riesce a tenerlo legato a sé.
Charles vive un’esistenza di vizi e dissolutezza, fino al momento in cui la vita lo mette di fronte a una sorpresa agghiacciante. Una notte egli vede comparire nella sua stanza una porta marrone, dalla quale proviene una forte luce rossa; d’improvviso qualcuno la apre dall’esterno: è proprio il suo amico Edward, che lo invita a seguirlo attraverso un territorio davvero straniante. Egli spiega a Charles che il luogo in cui si trova è una dimensione chiamata Aramat; il protagonista si rende subito conto della natura malefica del posto: è squarciato da urla spaventose ed è abitato da esseri inquietanti. Edward lo conduce verso un castello che sembra essere il cuore dell’Aramat; al suo interno, Charles nota diverse porte, dalle quali provengono grida disumane. Al protagonista è riservata la porta numero nove che, una volta aperta, offre a Charles delle visioni violente i cui soggetti sono sempre delle donne: egli assiste alle torture a loro inflitte ma sperimenta anche il male che hanno fatto in vita. Ciò che nel corso della narrazione sembra essere l’esternazione di un punto di vista cinico sulle donne, cambia di segno quando infine si comprende il messaggio dell’autore: è un invito ad abbandonarsi senza paura al vero amore, l’unica forza in grado di sconfiggere i nostri demoni personali.
Genere: Romanzo gotico/Romanzo di formazione
Casa Editrice: IOD Edizioni
Collana: Storie
Pagine: 258
Prezzo: 14,00€
Codice ISBN: 979-12-801-18-035
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