Tina Due è la lotta e la celebrazione dell’uscita dalle macerie.
Quali macerie?
Le macerie intellettuali, umane, pseudoscientifiche, le macerie prodotte dalla scrittura autopromozionale,
dai fraintendimenti dell’idea gramsciana di egemonia, le macerie delle bolle esplose, i detriti del collasso
cognitivo.
Scrivere Tina significa celebrare la risalita, l’anabasi dall’annullamento dei significanti e dei significati,
annientamento da ripetizione mortifera di codici sterili.
Vi abbiamo dato delle coordinate: seguitele nelle direzioni che vi portano verso una costruzione di senso,
personale e collettiva.
Oppure pestatelecome frutti di bosco, maceratele, distillatele, gettatele al vento o nel fuoco. Inebriatevi,
ubriacatevi, scatenate le immaginazioni!
Ciò che uscirà sarà una nascita nuova per tutti, una grande festa, prepariamoci a iniziarla!
“Una bambina esce da un cumulo di rifiuti, o da un cumulo di corpi, o dalle macerie di un crollo. Ha la gola
piena di polvere, di un’angoscia che ha radici prima di ogni forma del linguaggio detto…
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