da redazione

“I bagnanti” è un romanzo da gustare non solo come opera letteraria ma anche come una piccola galleria di opere d’arte che unisce le storie di statue, dipinti e affreschi a quelle di un gruppo di adolescenti che vogliono diventare adulti. Un romanzo di formazione dunque, ma non solo; che mescola abilmente fotografie di ragazzi reali (messe a introduzione di ogni capitolo) e il racconto fantasioso delle vicende di adolescenti come tanti, che volutamente non hanno un luogo e uno spazio definiti e che conosciamo attraverso i nomignoli che si sono dati: dal capo, detto Romolo, al più giovane, il Riccio. C’è anche una ragazza forte e indipendente, la Pizia, che difende la propria femminilità con l’intelligenza e i modi di un ragazzo, ma ha terrore dell’acqua (elemento che ricorre spesso nel racconto, come tanti altri simboli).
I ragazzi mettono alla prova la loro mascolinità attraverso riti di iniziazione, anche violenti, salvo poi ripetersi, “Dai, è solo un gioco!” Ma non è un gioco la violenza di gruppo perpetrata ai danni di una bella prostituta, Maddalena, né l’attrazione mascherata da cameratismo tra il Riccio e il Pugile, fino alla tragedia finale, metafora del passaggio doloroso all’età adulta. Perché questo romanzo non è cronaca ma poesia che si intreccia con l’arte, riflessione che va a braccetto con la letteratura, parole e immagini che riflettono la vocazione cinematografica dell’autore, (già autore di un corto, “I gemelli”, che è stato selezionato al Festival del Cinema Europeo).
La vocazione alle arti visive si concretizza anche con una scelta stilistica precisa; quella di abbinare a ogni capitolo una o più opere d’arte figurative come Ratto delle Sabine di Giambologna, Pugilatore Creugante e Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice di Antonio Canova) e figurativa (Bagnanti di Paul Cézanne, Scena d’estate di Jean-Frédéric Bazille, La Zattera della Medusa di Théodore Géricault, Sibilla Delfica di Michelangelo Buonarroti, Venere allo Specchio di Diego Velázquez, e altri.
Il romanzo è pubblicato da Les Flâneurs Edizioni, editore indipendente nato nel 2015 per volontà di un gruppo di giovani amanti della letteratura e che evoca nel nome una nota figura di intellettuale del primo novecento e con orgoglio si dice contrario all’editoria a pagamento.
L’autore,

Rocco Anelli, 23 anni, è un musicista e compositore, maestro di canto lirico e appassionato d’arte e di cinema. Esordisce con un romanzo che mescola arte e letteratura non solo nell’ispirazione e nelle citazioni, ma anche nelle fotografie artistiche che presenta in ogni capitolo: foto di giovani corpi dei quali mette in evidenza particolari e dettagli e che sono ispirati a loro volta dalle opere d’arte che si celano dietro ogni capitolo. Un racconto sognante e crudo, fatto di immagini ma anche di sentimenti forti che albergano nell’animo dei protagonisti, primo tra tutti Elio, che scoprirà l’amicizia, il sesso, l’amore e la morte quasi contemporaneamente, mentre il resto del gruppo si incammina verso l’età adulta perdendo per sempre la propria innocenza. Una prova difficile e intensa che Rocco Anelli ha saputo superare con l’originalità e la versatilità che gli sono congeniali; un romanzo che sa travalicare le frontiere e i limiti della narrazione fine a se stessa, offrendo spunti di riflessione e un racconto coerente che cattura il lettore fin dalle prime pagine.
Contatti
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https://www.lesflaneursedizioni.it/product/i-bagnanti/
Grazie, interessante!
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