di Guendalina Middei

A quanto pare la risposta è sì. Il romanzo 1984 di George Orwell è stato sconsigliato agli studenti, perché, secondo l’università del North Hampton, “contiene del materiale che potrebbe essere sconfortante e pericoloso“ (ieri è stato bandito in Bielorussia, ndr).
Ma di cosa parla 1984? Di un Ministero della Verità e di un popolo controllato dalla Paura e un Grande Fratello che dice alla gente cosa pensare. Di un mondo dove «la guerra è pace» e «l’ignoranza è forza» e di un una nuova lingua, il NewsSpeak, con pochi vocaboli e concetti elementari, perché il linguaggio crea il pensiero, e senza pensiero non può esserci neanche un pensiero critico. È una lettura piacevole, allegra, divertente? No, non lo è affatto. Non è né piacevole, né divertente, né allegra. È piacevole la lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi? È divertente il Diario di Anna Frank? Una giornata di Ivan Denisovič o Arcipelago Gulag di Solženicyn sono letture amene? Non lo sono. E non hanno bisogno di esserlo.
Leggendo 1984 proverete un senso di angoscia, di soffocamento, ma anche qualcos’altro. Non un sentimento positivo, non esattamente, ma un sentimento altrettanto forte, altrettanto potente: la ribellione. Davanti alla folla che con crudeltà e senza ragione, si abbandona ai due minuti d’odio proverete disgusto; vi sentirete soffocare, proprio come si sente soffocare Winston, davanti al Ministero della Verità che si arroga il diritto di decidere cosa sia lecito pensare, e proverete orrore per quella gente ottusa, incapace di vedere, di sentire, di provare qualcosa che non sia la verità digerita che il Grande Fratello dice loro. Non è la prima volta che un romanzo viene bandito perché considerato pericoloso, sovversivo, immorale. È accaduto al Grande Gatsby, è accaduto a Lolita di Nabokov e all’amante di Lady Chatterley di Lawrence. È accaduto anche a Baudelaire. La letteratura viene censurata perché non si comprende il messaggio che questi scrittori hanno voluto trasmetterci o perché lo si comprende fin troppo bene. Leggete Orwell, leggete tutti quei libri che sono pericolosi o immorali. Il vero pericolo sarebbe non leggerli.