di Christian Raimo

Luca Serianni era magro, portava giacche sempre un po’ larghe di spalle, camminava un po’ dinoccolato, poteva sembrare fragile. Ma la capacità pedagogica delle sue argomentazioni e delle sue lezioni era tale da risultare potente come la lingua dei profeti: sapeva costruire comunità. È stato capace di unire migliaia, decine, centinaia di migliaia di persone che non si conoscevano nell’amare una cosa solo apparentemente appannaggio degli specialisti: la storia delle parole, delle espressioni, dei sistemi linguistici che usiamo per comunicare tra noi.
“Il compito di diffondere l’italiano agli stranieri è compito nostro in generale come società, ed è veramente questo sì un modo per difendere o per proteggere l’italiano, quello di moltiplicarne il più possibile l’uso nei confronti di persone che per contingenze di vita si trovano anche particolarmente esposte a questa esigenza e sono tendenzialmente pronte ad accettarlo”.
Le lingue uniscono i poveri e i ricchi, chi sa di più e chi sa di meno, i vivi e i morti, chi è nato in un posto e chi ci è arrivato. Nella lezione su lingua come cittadinanza (https://grandecomeunacitta.org/articoli/la-lingua-italiana-come-cittadinanza/) che fece nel primo di quattro incontri di Grande come una città concluse con un intervento dichiaratamente politico: “Il compito di diffondere l’italiano agli stranieri è compito nostro in generale come società, ed è veramente questo sì un modo per difendere o per proteggere l’italiano, quello di moltiplicarne il più possibile l’uso nei confronti di persone che per contingenze di vita si trovano anche particolarmente esposte a questa esigenza e sono tendenzialmente pronte ad accettarlo”. Lo fece come sempre in un modo chiaro e analitico che era la forma della sua intelligenza piena di grazia. Dire che ci mancherà è davvero poco.
Per approfondire
La lectio magistralis registrata dal professor Luca Serianni per il programma di Rai Radio3 “La lingua batte” del 19 luglio 2017: https://www.raiplaysound.it/audio/2017/06/La-lezione-di-congedo-di-Luca-Serianni—La-Lingua-Batte-del-19062017-f2cf916a-0880-4792-876b-d89b21de9f41.html